La Toscana è ultima in Italia per vaccini somministrati agli ultra-ottantenni, il tema è all'ordine del giorno
Cresce la polemica in Toscana riguardo alla vaccinazione degli anziani contro il Covid-19. Se si guardano i dati, la nostra regione non può sorridere. A prescindere dal discorso politico che è nato nelle ultime ore, va sottolineato come la Toscana sia ultima in Italia per somministrazioni agli over 80.
Contando tutte le persone che hanno almeno 80 anni solo il 29% ha ricevuto la prima dose di vaccino, e questo è un fatto.
Perché il ritmo da noi è così lento? Perché una regione in cui il comparto sanitario è sempre stato un fiore all'occhiello sta avendo così tanti ritardi nella somministrazione agli ultra-ottantenni? La risposta non è immediata, ma può essere rintracciata nella strategia impostata dalla Regione Toscana.
Vaccini over 80 Toscana, il ritardo e la strategia
Uomini e donne sopra gli 80 anni possono vaccinarsi in Toscana col Pfizer-Moderna. Per ricevere il vaccino il meccanismo è diverso dal resto d'Italia: da noi non c'è un portale di prenotazione online, come per esempio nel Lazio, dove la percentuale di chi ha ricevuto la prima dose supera il 50%. In Toscana sono i medici di medicina generale a gestire le prenotazioni, contattando le famiglie e comunicando giorno, ora e luogo della somministrazione.
Questa scelta finora non ha pagato, lo abbiamo visto con quel 29%. Le aziende sanitarie in Toscana hanno deciso di sveltire le pratiche per gli anziani, aprendo le vaccinazioni a uomini e donne classe 1941-42-43-44, non con Pfizer bensì con AstraZeneca (per il quale sono riaperte le prenotazioni).
I medici di medicina generale affiancano le vaccinazioni al loro lavoro di ambulatorio, quindi è molto corposo l'impegno. La struttura che un normale medico ha attorno cambia da dottore a dottore: spesso sono gli stessi medici a dover chiamare i pazienti, un lavoro quasi di segreteria. Un sistema informatizzato potrebbe essere una soluzione più snella e veloce, giusto per fare un esempio. Inoltre le dosi arrivate, certificano da fonti mediche, non sono arrivate finora in numero soddisfacente.
Il Governo ha delegato la strategia alle varie regioni e ciò ha causato un andamento a più velocità in tutta Italia: se la Toscana è al 29%, il Molise sfiora il 60% per chi ha ricevuto almeno la prima dose. Nella graduatoria la penultima è la Sardegna, che comunque ha il 34% di vaccinati over 80.
Coloro che si sono vaccinati 'completamente' sono ovviamente in numero inferiore, come in gran parte d'Italia. Questo numero è calcolato all'interno delle percentuali succitate, che coinvolgono tutti coloro che hanno avuto almeno la prima dose.
Il tema diventa politico
A livello politico in molti hanno messo in risalto il forte ritardo. Lo ha fatto il vice presidente di Forza Italia alla Camera Stefano Mugnai, che ha parlato di "disastro della campagna vaccinale". In Consiglio regionale è stata la pentastellata Silvia Noferi a esprimere "preoccupazione per come viene gestita l’organizzazione della vaccinazione di massa".
Il presidente Eugenio Giani ha risposto: "Oggi gli over 80 che riceveranno il vaccino sono 13.356 dal loro medico di famiglia. Domani saranno 16.014 e sono numeri delle prenotazioni che hanno con i medici di famiglia. Domani l'altro saranno 11.190. Mano a mano che ci arrivano, noi li mettiamo in condizione di essere somministrati ed entro il 25 aprile tutti gli anziani over 80 avranno avuto la prima vaccinazione".
L'obiettivo 25 aprile è fattibile? Pare di sì, si può sforare solo di pochi giorni e andare all'inizio di maggio. La Toscana ha poco più di un mese di tempo per recuperare nella classifica dei vaccini over 80. L'ultimo posto non giova a nessuno.
Gianmarco Lotti
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