Ricordare David Solazzo, il giovane cooperante fiorentino morto a Capo Verde il 1 maggio 2019 per motivi ancora da chiarire, sostenere l’impegno della sua famiglia nella ricerca di verità e giustizia, raccontare il suo lavoro in tema di diversità bio-culturale, conferire i premi a lui dedicati e promuoverne le edizioni future tramite il lancio di una campagna di raccolta fondi - al link https://www.gofundme.com/f/iniziative-in-memoria-di-david-solazzo . Questo al centro di “Conoscere il mondo per cambiarlo: la lezione di David Solazzo”, l’iniziativa che si è svolta questa mattina in diretta streaming da Palazzo Vecchio, organizzata dal Comune di Firenze in collaborazione con Cospe e Università di Firenze.
Ad aprire i lavori la vicesindaca Alessia Bettini. “Una mattinata dedicata alla conoscenza, alla verità, alla memoria, alla giustizia. – ha introdotto Bettini - La lezione di David, è un titolo significativo quello dell’iniziativa odierna. Perché David Solazzo ha portato avanti davvero dei valori che sono per tutti noi un insegnamento. Tenerli vivi e tenere vivo il suo lavoro sul fronte della biodiversità oggi ha anche un’altra valenza, ovvero quella di continuare a lasciare accesi i riflettori sulla sua morte tragica. La famiglia Solazzo, da tempo, chiede chiarezza e noi siamo al loro fianco. Vogliamo essere loro vicini non soltanto oggi ma condividere anche in futuro la loro battaglia per la giustizia. È fondamentale da parte delle istituzioni della città di David, dove ha vissuto, si è formato. David era un giovane fiorentino ma anche un cittadino del mondo, che nel suo lavoro promuoveva valori forti come la tutela dell’ambiente, il rispetto della natura e delle altre culture, la solidarietà, l’importanza della cooperazione internazionale. Ci tengo a sottolineare, in particolare, l’impegno sulla biodiversità, un valore che deve guidarci nelle scelte per il futuro, non abbiamo molto tempo, i cambiamenti climatici ci ricordano l’urgenza di un approccio diverso e più sostenibile alle risorse naturali per tutelare il nostro pianeta”.
Alessandra Solazzo, la sorella, ha ripercorso la storia di David e la sua vicenda drammatica.“Abbiamo deciso di ricordare David attraverso il suo lavoro in Africa dove aveva deciso di applicare i suoi studi in ambito di diversità bioculturale, affrontando vari aspetti di questa materia così attuale con esperti, docenti, tutte persone che hanno conosciuto David e hanno lavorato sul campo con lui. – ha detto Alessandra Solazzo - Un esempio del segno che stava lasciando nelle persone con cui collaborava e nei luoghi dove stava portando avanti il suo percorso professionale. La sua appassionante storia di impegno e dedizione è legata inevitabilmente alle vicende drammatiche della sua morte. Siamo oggi qui perché vogliamo giustizia, vogliamo chiarire i tanti interrogativi rimasti aperti e nascosti da una cortina di silenzio. Sappiamo che sarà un percorso lungo e straziante ma la lezione di David sta proprio qui, nella sua esemplare dedizione al lavoro, un impegno che gli ha consentito di conseguire grandi risultati. È con questo impegno, questa forza e questa perseveranza che ci batteremo per avere giustizia, abbiamo fatto tanta strada, siamo arrivati a portare la storia di David in una sala così prestigiosa e ricca di significato come il salone dei 500: tutto questo ci da’ speranza ma ci spinge a andare avanti con la stessa determinazione”.
“David era uno di noi, uno di COSPE, un collega appassionato competente e disponibile, per molti era anche un caro amico. – ha ricordato Giorgio Menchini presidente Cospe - Siamo vicini e solidali alla famiglia anche per ricerca della verità insieme a Comune di Firenze, Regione Toscana e al Parlamento nella figura di Laura Boldrini. Ma COSPE vuole anche contribuire a diffondere la lezione di David, una lezione che noi abbiamo appreso percorrendo una lunga strada con lui. Ricerche e lavoro di campo, fatte con umiltà, ascolto, scambio, con un apprendimento reciproco e partecipativo. Una lezione che ci insegna a superare pregiudizi e ad avvicinarsi agli altri con empatia e curiosità. Con passione per la conoscenza. Valori che sono alla base dei valori della cooperazione internazionale stessa. E che risultano fondamentali oggi che ci troviamo di fronte a un fenomeno come la pandemia, che le disuguaglianze sta aumentando. Tutti siamo chiamati in causa dalla lezione di David, tutti dobbiamo fare la nostra parte per salvarci tutti insieme. Come ci ha insegnato lui”.
Spazio al lavoro di David Solazzo nel campo della biodiversità con gli interventi di Txaran Basterrecea e Nicholas Sharpe della FAO sui suoi progetti in Angola e dell’agronomo Miguel Montrond su quello relativo al giardino della biodiversità del Parco di Monte Velha a Capo Verde. A seguire l’intervento dell’assessora all’Ambiente Cecilia Del Re. “Siamo vicini alla famiglia di David e ai suoi colleghi – ha detto Del Re - e siamo qui per tenere alta l’attenzione su questo caso e portare il nostro contributo sui temi della lotta ai cambiamenti climatici, tanto cari a David, agronomo e impegnato a difesa del destino del nostro pianeta. Come Comune di Firenze, anche insieme ai dipartimenti di Agraria e Architettura del paesaggio dell’Università di Firenze, stiamo lavorando al primo Piano del verde della Città di Firenze. In questo cammino abbiamo finanziato tre borse di studio per giovani dottorandi e ricercatori che stanno lavorando con noi per arrivare a questo traguardo importante per la città: adottare uno strumento che metta il tema della lotta ai cambiamenti climatici al centro della pianificazione territoriale e di sviluppo dei prossimi anni. Abbiamo anche deciso di investire sulla figura dell’agronomo, come era David, aprendo dopo 21 anni un bando di concorso per agronomi nella nostra amministrazione: abbiamo bisogno, infatti, delle loro competenze e visione per un nuovo approccio ai temi ambientali e a modelli di sviluppo sostenibili”.
Hanno portato i loro saluti anche la presidente commissione Istruzione, formazione, beni e attività culturali del Consiglio regionale Cristina Giachi e la deputata Laura Boldrini.
Successivamente è stata la volta della consegna “virtuale” dei riconoscimenti dedicati al cooperante fiorentino da parte del presidente del Consiglio Comunale Luca Milani: a Tomas R. Etcheverry Gonzales, vincitore del Premio “David Solazzo” per la migliore Tesi di Laurea dell’Ateneo Fiorentino in tema di diversità bio-culturale dal titolo “Il sistema agroforestale Kuxumr Rum del popolo Ch’Orti, Guatemala”, a Valentina Valente, vincitrice della Borsa di Studio “David Solazzo” della Scuola di cooperazione COSPE per tirocinio sul tema della diversità bio-culturale dal titolo “Donne e comunità indigene della Bolivia contro i cambiamenti climatici”.
"Il Consiglio comunale ha votato un atto per sostenere la causa della famiglia per ottenere la verità su David, una verità purtroppo ancora lontana. – ha fatto presente il presidente Milani - Ma noi vogliamo coltivare la memoria del suo operato, un impegno civico che rappresenta un esempio e che rilancia il tema della cooperazione, a cui crediamo molto. C'è anche una stagione da superare, una brutta stagione politica nella quale le Ong sono state accusate di essere al fianco dei criminali. David ci aiuta invece con la sua storia a rendere onore all'impegno di queste realtà"
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