Caso Scanzi, la Lega: "Fatto isolato o pessima consuetudine?"

Elisa Montemagni

"Prendendo spunto dall’ormai noto caso del giornalista Scanzi - affermano Elisa Montemagni ed Marco Casucci, Consiglieri regionali della Lega - pensiamo sia, dunque, doveroso conoscere, tramite un’apposita interrogazione, quali siano le metodologie adottate riguardo alla macchina organizzativa vaccinale in Toscana. Vogliamo informazioni chiare e trasparenti per sgombrare ogni dubbio riguardo alla vicenda che ha coinvolto il professionista aretino; è un caso isolato, comunque da chiarire, oppure vi sono state altre situazioni similari? Pare, infatti che lo stesso giornalista fosse stato inserito in una lista ufficiosa, quindi non accessibile a tutti.”

“Insomma c’è stata una falla nel sistema vaccinale? Questi fantomatici elenchi ufficiosi sono una consuetudine a livello regionale, oppure tale pratica è stata utilizzata esclusivamente ad Arezzo? Il tema vaccinazioni è di prioritaria importanza e quindi riteniamo fondamentale l’uso di modalità certe e non derogabili per non consentire che si creino cittadini di Serie A e di Serie B…."

"Non avevamo bisogno-aggiunge Marco Landi, anch’egli Consigliere regionale della Lega- del caso Scanzi per capire che c’era un caos nel modello di gestione delle dosi avanzate. Una nostra mozione è stata inspiegabilmente bocciata dalla maggioranza perché, a loro dire le liste di riserva c’erano. Quattro giorni dopo la Sanità regionale ha annunciato che sarebbero state varate. Oggi scopriamo che sono verbali. Dove sta, dunque, la verità?”

Fonte: Gruppo Lega

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