L'Italia è ultima in Europa per livello di alfabetizzazione digitale e capitale umano; è fanalino di coda anche per l’utilizzo dei servizi internet. Lo rileva l’indice DESI 2020, elaborato dalla Commissione europea per comparare il livello di progresso digitale degli Stati europei.
Nel Belpaese manca una “cultura al digitale”: i livelli di competenze digitali di base e avanzate, il numero di specialisti e laureati nel settore TIC sono molto al di sotto della media UE. Solo il 32% degli italiani usufruisce di servizi di e-government (rispetto alla media UE del 67%).
A dire dei Consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, Andrea Poggianti, Simona Di Rosa e Federico Pavese: “divario culturale significa minor possibilità lavorative, incapacità di informarsi, di godere di diritti in internet e di accedere a servizi online, specie servizi pubblici digitali. Non possiamo permetterci tale arretratezza nel periodo pandemico, quando la competizione per l’accesso a lavoro si fa più forte”.
“Con più ordini del giorno, depositati per il prossimo Consiglio comunale - commenta Simona Di Rosa - segnaliamo la necessità di intervenire, promuovendo percorsi formativi, educativi al digitale tra le fasce di popolazione meno esposte all’uso delle tecnologie e le nuove generazioni, prossime ad accedere al mondo del lavoro. Sollecitiamo il Comune ad attuare rapidamente le direttive impartite dal governo col decreto digitalizzazione, per offrire servizi digitali evoluti alla comunità. Accedere a internet, utilizzare le tecnologie in modo consapevole, cogliendone le opportunità e i rischi, devono diventare priorità di intervento, a partire dalle realtà locali”.
Fonte: Fratelli d'Italia - Centrodestra per Empoli
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