Mi è stato segnalato che in una classe del liceo "Virgilio" di Empoli lunedi 15 Marzo un alunno è risultato positivo al Covid e ciò ovviamente ha destato preoccupazione nelle famiglie degli studenti, nella certezza comunque che sarebbero stati presi dei provvedimenti adeguati alla situazione, considerato anche il preoccupante andamento epidemiologico dell’empolese e del "comprensorio del cuoio".
La scuola ha informato le famiglie che ogni provvedimento necessario sarebbe stato assunto dopo aver sentito le disposizioni indicate dalle autorità sanitarie. I genitori degli studenti, in attesa delle indicazioni sanitarie, si aspettavano che in via precauzionale venisse almeno disposta dalla scuola l'interruzione della didattica in presenza, introducendo per tutti gli studenti della classe la DAD, che fino a quel momento era stata svolta per gruppi in alternanza. Invece nessun provvedimento è stato assunto. Agli studenti che in via precauzionale, in attesa delle decisioni delle autorità sanitarie, hanno sospeso in modo cautelare la loro presenza in aula non è stata garantita neppure la DAD, ma sono stati ritenuti semplicemente assenti.
Dopo cinque giorni dall’accertamento della positività dell’alunno nessun provvedimento è stato assunto, né vi sono state comunicazioni da parte delle autorità sanitarie.
Questo non è il modo di affrontare la grave situazione sanitaria.
Le famiglie vogliono che i loro figli frequentino in sicurezza la scuola per la tutela della loro salute e nell’interesse generale. La chiusura di una scuola non deve essere considerata una sconfitta per qualcuno, ma semplicemente un provvedimento indispensabile a tutela di tutta la comunità.
Andrea Picchielli - Capogruppo Lega Salvini Empoli
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