“La Toscana ha bisogno di efficienza, investimenti e tariffe più eque nei servizi pubblici, risultato che si raggiunge con un progetto imprenditoriale con forte responsabilità sociale. Non con una scatola vuota, frutto di necessità politiche o partitiche. Siamo contrari a soluzioni come quella sottoscritta da Nardella, Biffoni e Barnini, che prevedono la nascita di una holding nella quale inserire le singole aziende toscane, che operano nei settori energia, acqua e igiene urbana. Non deve essere un soggetto politico del quale servirsi per alimentare aspettative di carriere e prebende, ma la gestione deve essere funzionale alle esigenze del cittadino”. Lo dichiarano, in una nota congiunta, Fabrizio Rossi, coordinatore regionale FdI, e del Gruppo FdI in Consiglio regionale.
“Siamo contrari alla holding sottoscritta da Nardella, Biffoni e Barnini e per diversi motivi.
Il primo: è la politica a creare un contenitore dentro il quale collocare le imprese che avrebbero un ruolo subalterno.
Il secondo: la direzione di questo progetto, che i tre sindaci hanno già individuato, sarebbe affidata ad un singolo manager che presumiamo risponderà solo a loro tre.
Il terzo: non condividiamo l’esclusione, dall’iniziale fase progettuale, delle aziende toscane dei servizi pubblici.
Nardella, Biffoni e Barnini stanno pensando ad un treno del quale hanno già deciso destinazione, locomotiva e percorso. E a tutti gli altri chiedono semplicemente di essere vagoncini da agganciare al convoglio.
La nostra idea è un’altra. Una vera multiutility toscana, che tenga in equilibrio visione imprenditoriale e sociale con al centro la governance pubblica per i servizi energia, acqua e igiene urbana. Serve, perciò, un progetto industriale che veda protagoniste le aziende e che non abbandoni i territori lontani da Firenze” spiegano Rossi ed il Gruppo regionale di Fdi.
“Esperienze passate, a matrice Centrosinistra, confermano che operazioni come questa possono essere anche finalizzate a ripianare i deficit di aziende in crisi a spese di aziende sane. Sanità e rifiuti hanno dimostrato la tendenza a sradicare le aziende dai territori. Altre esperienze nel settore energia, hanno, invece, dimostrato che è possibile avere una visione imprenditoriale alta mantenendo stabile il rapporto con i territori” scrivono i rappresentanti regionali del partito di Giorgia Meloni.
“Fratelli d’Italia propone quindi un percorso articolato in tre tappe.
La prima: la costituzione di un tavolo istituzionale che veda la presenza di tutti i sindaci.
La seconda: un tavolo manageriale che definisca il progetto industriale, che non può essere di un “uomo solo” vista l’estrema articolazione del sistema toscano.
La terza: il soggetto unitario deve essere il risultato del lavoro professionale di un advisor esterno. Non solo: in una fase successiva, sarà fondamentale creare meccanismi di controllo e di verifica sulla efficienza ed efficacia dei servizi, anche con una necessaria e condivisa creazione di un organismo indipendente di controllo a livello regionale.
Questo percorso vede la centralità dei Comuni ma anche della Regione Toscana. Il Presidente Giani non deve essere il semplice “notaio” di questa operazione ma protagonista attivo rivedendo le sue scelte in materia di rifiuti, energia ed acqua. Fratelli d’Italia promuoverà un incontro tra tutti i sindaci toscani del Centrodestra per condividere una strategia che consenta la nascita di una vera multiutility toscana” concludono Rossi ed i consiglieri regionali.
Fonte: Consiglio regionale della Toscana, gruppo FdI - Ufficio stampa
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