In Italia il mercato dei mutui alla famiglia, nonostante le difficoltà legate all’emergenza sanitaria, resta ben strutturato. Nel corso degli anni, per mezzo del «Quantitative Easing», la Bce ha contribuito a tenere bassi i tassi di interesse agevolando di fatto l’accesso al credito delle famiglie a tassi molto competitivi. Ad oggi, visti i prezzi degli immobili ancora convenienti ed i tassi dei mutui ancora ai minimi storici, permangono interessanti opportunità sul mercato immobiliare sia per chi vuole comprare a scopi abitativi sia per chi vuole acquistare a titolo di investimento.
Per una fotografia il più completa e chiara possibile del settore ipotecario, l’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha preso in considerazione ulteriori indici quali scopo finanziamento, tipologia tasso, durata e importo medio dei mutui ipotecari sottoscritti attraverso le 195 agenzie a marchio Kìron ed Epicas nel periodo (anno 2020) e confrontati con l’anno precedente.
SCOPO FINANZIAMENTO
In Toscana l’acquisto della prima casa è la motivazione principale per la quale si sottoscrive un mutuo e rappresenta l'89,5% del totale delle richieste. Chi opta per la sostituzione o la surroga rappresenta il 6,0%. Le operazioni di consolidamento dei debiti, (con il quale si estinguono i debiti accumulati nel breve periodo, sostituendoli con una nuova forma di finanziamento con una diversa rata o una differente tempistica di rimborso) costituiscono lo 0,7%. Chi invece fa ricorso al finanziamento per ottenere maggiore liquidità, per motivazioni diverse da quelle dell’acquisto dell’abitazione a fronte di garanzie patrimoniali, rappresenta lo 0,9% del totale. E’ pari allo 0,5% la percentuale di coloro che accendono un mutuo per costruire o ristrutturare la propria abitazione. Interessante analizzare anche quanti scelgono un finanziamento per l’acquisto della seconda casa e che costituiscono il 2,5%. Rispetto al periodo precedente rileviamo una crescita per l’acquisto della prima casa del +0,6% e un calo per acquisto della seconda casa del -0,5%. Pressoché invariate le altre finalità.
TIPOLOGIA TASSO MUTUI TOSCANA
Le dinamiche degli indici di riferimento evidenziano tassi che hanno raggiunto nuovamente valori storicamente minimi e un costo del prodotto (spread) medio più contenuto rispetto agli anni passati. In questo periodo in Toscana l'85,1% dei mutuatari ha optato per un prodotto a Tasso Fisso. La seconda scelta è stata quella per il prodotto a Tasso Variabile con il 11,6% delle preferenze.
Rispetto al periodo precedente rileviamo una crescita per i prodotti a tasso fisso del +36,8% e un calo per i prodotti a tasso variabile del -27,8%.a tasso variabile con CAP del -8,3%, pressoché invariati gli altri prodotti.
• Tasso variabile: rata collegata nel tempo ad un tasso di riferimento (Euribor o BCE) che ad ogni variazione positiva o negativa ne aumenta o diminuisce la rata.
• Tasso variabile con CAP: tasso variabile puro con l'opzione di avere un tetto massimo da non superare.
• Tasso fisso: rata invariata in quanto il tasso è definito nel momento della sottoscrizione in funzione del parametro di riferimento (EurIRS).
• Tasso misto: mutuo flessibile con la possibilità di passare da una rata a tasso fisso ad una a tasso variabile o viceversa.
DURATA MUTUI TOSCANA
A livello nazionale la durata media del mutuo è di 24,8 anni, pari al valore dell'anno precedente. In Toscana la durata media è pari a 25,7 anni, mentre nell'anno precedente era pari a 25,8 anni.
Segmentando per fasce di durata, emerge che il 53,0% dei mutui ha una durata compresa tra 26 e 30 anni, il 22,3% si colloca nella fascia 21-25 anni, il 14,7% ricade nella durata 16-20 anni, il 10,0% si colloca nella fascia 10-15 anni.
IMPORTO MUTUI TOSCANA
Nel 2020 l’importo medio di mutuo erogato sul territorio nazionale è stato pari a 113.700 euro, mentre nell'anno precedente ammontava a 111.800 euro.
In Toscana il ticket medio è risultato pari a circa 122.000 euro, mentre nell'anno precedente ammontava a 118.800.
Suddividendo il campione per fasce di erogato, si nota come la ripartizione sia più sbilanciata verso importi di medio-bassa entità.
Il 2,6% dei mutui erogati, infatti, ha un importo inferiore a 50.000 €.
Il 33,2% dei mutui ha un importo appartenente alla fascia ≥ 50.000 e < 100.000 €.
Il 41,1% dei mutuatari ha ottenuto un finanziamento da 100.000 € a 150.000 €.
Il 18,5%, invece, si colloca nella fascia successiva, ≥ 150.000 e < 200.000 €.
La percentuale dei mutui che superano i 200.000 € è pari a 4,6%.
Fonte: Centro Studi Tecnocasa
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