Il sindaco Calamai: "Sceglieremo un albero che rappresenti la resilienza e la resistenza alle difficoltà"
Il 20 marzo del 2020 moriva Angelo Grazzini, la prima vittima montemurlese del Covid. La malattia, che inizialmente sembrava lontana, entrava così con prepotenza nella comunità e lasciava tutti sgomenti. Giorni terribili che purtroppo stiamo ancora vivendo. Il sindaco Simone Calamai aveva già programmato una semplice cerimonia in ricordo di tutte e 27 le vittime montemurlesi del Covid attraverso la piantumazione di un albero poi la scoperta della propria positività: «La piantumazione di un albero in ricordo di tutti i nostri concittadini morti a causa del Covid è solo rimandata. È un gesto simbolico al quale tengo molto, ma che devo rinviare perché anch'io, come tanti miei concittadini, sono a casa in isolamento e sto lottando contro questo terribile virus. Programmeremo la piantumazione al più presto e sceglieremo un albero che rappresenti la resilienza e la resistenza alle difficoltà. Un segno di vicinanza a tutte le famiglie così duramente segnate dalla perdita dei familiari, che non hanno potuto riabbracciare neppure per un'ultima volta».
Il sindaco Calamai ha voluto dare l'annuncio oggi, 18 marzo, in occasione della Giornata in memoria delle vittime di Covid, che ha visto anche il municipio di Montemurlo con le bandiere listate a lutto in segno di partecipazione al cordoglio nazionale. «Il 18 marzo è una data indelebile nella memoria di tutti gli italiani- continua il sindaco Simone Calamai- Un anno fa una colonna di camion dell'Esercito lasciava Bergamo con le bare delle vittime di Covid. So sulla mia pelle quanto sia insidioso questo virus per questo ribadisco ancora una volta che la pandemia la si vince solo se tutti gli sforzi sono concentrati verso la vaccinazione di massa. Ora dobbiamo correre per immunizzare nel più breve tempo possibile tutti gli anziani e tutte le persone fragili per patologia. Non c'è più tempo da perdere, la priorità assoluta è il vaccino e per questo mi batterò in prima persona. Abbiamo il dovere di mettere al sicuro le persone che che rischiano di più un'ospedalizzazione per età o patologia, quelle che purtroppo molto spesso non ce la fanno».
Fonte: Comune di Montemurlo - Ufficio stampa
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