Il camion risulta fermo anche mentre viaggia, ma la Polstrada scopre il trucco.
Sabato scorso, sull’A11, in direzione Firenze, all’altezza di Altopascio, una pattuglia della Sottosezione di Montecatini Terme ha intercettato un autoarticolato, con il cronotachigrafo, la scatola nera del mezzo che registra i tempi di guida e di riposo, truccato.
Quando gli agenti lo hanno fermato si sono subito accorti che qualcosa non andava, perché l’apparecchio segnava che il conducente, italiano di 52 anni, era a riposo da diverso tempo e loro lo avevano fermato mentre era in viaggio.
Per vederci chiaro, allora, uno dei poliziotti è montato sul tir per percorrere un breve tragitto insieme a lui e ha avuto conferma dei sospetti: benché in marcia il veicolo risultava a riposo.
Allora gli investigatori hanno frugato il trattore dappertutto, alla ricerca dei cosiddetti “strumenti fantasma”, capaci di alterare i dati dell’apparecchiatura di bordo, ma, di fronte a tanta tenacia, l’autista si è visto perso e ha consegnato spontaneamente un telecomando, come quello dei cancelli automatici, confessando che serviva per azionare un sistema montato da più di due anni sulla centralina del tir, di proprietà della ditta di sua moglie; così potevano fare viaggi lunghi senza fermarsi mai, mettendo a rischio, però, la sicurezza stradale.
Il veicolo, perciò, veniva sottoposto a fermo amministrativo e la carta di circolazione e la patente ritirati; il camionista veniva sanzionato con un verbale di 1819 euro.
Le difficoltà economiche sempre più spesso inducono qualche disonesto ad aggirare le leggi, con buona pace della sicurezza di tutti, ma gli esperti della Polizia Stradale sanno come scovare i truffatori.
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