Brain Control per i malati di Sla, la consegna nella 'stanza di Gughi'

Nella stanza di “Gughi” ora c’è anche Brain Control, ausilio di comunicazione diretto tra cervello e computer per i malati di Sla (Sclerosi laterale amiotrofica) che è stato donato dal Rotary Club Marino Marini Pistoia-Montecatini.

Il dispositivo è stato consegnato oggi da Anna Bruna Geri vice presidente del Rotary, alla presenza del direttore sanitario del presidio Ospedaliero di Pistoia Lucilla Di Renzo e del direttore direzione infermieristica Paolo Cellini e sarà utilizzato nel reparto di neurologia e neurofisiopatologia diretto dal dottor Gino Volpi.

Brain Control rappresenta una tecnologia informatica altamente innovativa; creata da un’azienda di Siena è finalizzata a migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da gravi disabilità fisiche.
L’apparecchio, non invasivo, è un caschetto EEG da indossare senza particolari accorgimenti: una volta collegato in wireless con un tablet o un pc elabora i segnali cerebrali e li tramuta in comandi per interagire col sistema.
Nella sostanza si tratta di un’ interfaccia cervello computer che ai pazienti malati di SLA cosiddetti locked in, in uno stato avanzato della disabilità, consente di tradurre i segnali del sistema nervoso centrale in parole e azioni. Il sistema permette quindi di superare le disabilità motorie e comunicative.

Sono trentacinque i pazienti affetti da Sla seguiti da un team multidisciplinare (composto prevalentemente da fisioterapisti, pneumologi, dietisti, otorini, infermieri domiciliari) e Brain Control sarà utilizzato dai pazienti nella “stanza” che si trova all’interno della neurologia e dedicata esclusivamente agli ammalati di Sla. L’ausilio, dopo un periodo di addestramento, potrà essere prescritto ai pazienti e fornito dal servizio ausili e protesi aziendale.

Al San Jacopo da anni è in atto una concezione, di cura orientata a dare sostegno anche ai familiari e che fa dell’ospedale di Pistoia, il primo in Toscana ad ospitare uno spazio del genere. Grazie al progetto "Gughi", dal soprannome del suo ideatore, Guglielmo Bonacchi e grazie alla Direzione Sanitaria ed al Dipartimento delle Specialistiche mediche che hanno negli anni sempre sostenuto questo progetto, la "stanza per i malati di Sla si è arricchita di attrezzature innovative con il pieno sostengo delle Associazioni Aisla e Spalti e oggi erano presenti anche Daniela Morandi e Patrizia Rosati.

In questi anni con il progetto Gughi e quindi grazie anche alle Associazioni oltre alla stanza attrezzata con tecnologie e strumentazioni all'avanguardia sono state formate figure professionali per il percorso di alta specializzazione che si occupa della presa in carico globale delle persone con SLA. Un team specializzato di medici e infermieri si è formato presso il centro clinico milanese “Nemo” che rappresenta un’eccellenza nel trattamento della SLA, oltre alla costante collaborazione con la Clinica Neurologica Universitaria di Pisa diretta dal Prof.Gabriele Siciliano. Inoltre al San Jacopo è stato realizzato un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale per la SLA e un servizio di Day Service che offre visite specialistiche ed esami programmati a livello ambulatoriale. All’ospedale San Jacopo, oltre che nella stanza Gughi, i pazienti vengono seguiti in Day Service o a domicilio.

Fonte: Asl Toscana Centro

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