Alberghiero Montecatini, Apam: "Nel 2020 in fumo 124 milioni"

(foto gonews.it)

Non sono solo quelli che possono apparire “astratti” numeri a certificare il disastro di un anno terribile. Le condizioni di estrema difficoltà che per l’intero settore alberghiero montecatinese si sono distribuite quasi uniformemente per tutto il 2020 (e che purtroppo si stanno pericolosamente protraendo almeno anche in questa prima metà del 2021, volendo mantenere un minimo di ottimismo per il secondo semestre dell’anno), hanno infatti significato una fortissima perdita di fatturato per gli operatori turistici che può essere calcolata per un totale di (almeno) 124 milioni di euro.

Questa cifra “monstre” si calcola partendo dai dati definitivi recentemente pubblicati dal Comune di Pistoia (ente deputato a questo tema, dopo la cessione delle competenze sulle statistiche turistiche da parte della Provincia). Scorrendo il 2020 si nota che l’unico mese che ha relativamente “retto” è stato agosto, con circa 80mila presenze totali, mentre anche i primi due mesi dell’anno – quando ancora non era stato decretato lo stato di lockdown – si era rimasti sotto le 50mila presenze e in Primavera non si è andati sopra le 6-8.000 presenze mensili.

In totale nel 2020 a Montecatini ci sono stati 109.996 arrivi e 312.967 presenze. Rispetto al 2019 si sono persi 514.776 turisti e un totale di 1.277.663 presenze. Numeri da paura, per niente “addolciti” se li leggiamo attraverso la lente della percentuale: -82% gli arrivi, -80% le presenze.

Ma come detto, purtroppo, le cattive notizie non si fermano qui. Attraverso uno studio di Incipit consulting (il cui lavoro era stato da noi commissionato) è stato calcolato che la spesa media di un turista a Montecatini sia di 97,37 euro al giorno (tra pernottamento, pasti, shopping, trasporti e altre voci minori). Moltiplicando questa cifra per il totale delle presenze registrate in città nel 2019, si raggiunge una spesa “turistica” (quindi indotto compreso) di 154.853.000 euro. Ipotizzando che la spesa media pro capite sia rimasta ferma a 97,37 euro (in realtà studi rivelerebbero un aumento di quasi il 4%), nel 2020 la spesa turistica totale sarebbe scesa a 30.473.596 euro, ovvero oltre 124 milioni di euro andati in fumo. Ma questa cifra potrebbe essere ancora più ampia, dato che dall’inizio della pandemia si è completamente ribaltato il rapporto tra le presenze turistiche di stranieri (in netta maggioranza in epoca pre-Coronavirus) e di italiani (che nel 2020 hanno garantito un minimo di sopravvivenza per il settore nel periodo estivo), con i primi che hanno una propensione alla spesa ben più alta rispetto ai secondi.

“Leggendo questi dati, pare del tutto evidente che si rende necessario un intervento urgente e consistente, di natura economica e finanziaria, per sostenere il comparto del turismo e con esso i 3mila addetti circa del settore e tutto l’indotto dell’economia di Montecatini e della Valdinievole.”, dichiara il presidente Federalberghi Apam Carlo Bartolini. “Un danno così drammaticamente straordinario non può essere sostenuto solamente dalle aziende. Servono subito ristori adeguati, azzeramento della tassazione e credito a lungo termine, o corriamo il rischio che si verifichi una catastrofe economica e sociale”.

Fonte: Ufficio stampa

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