La vaccinazione contro il Covid-19 a cui si è sottoposta recentemente la vicepresidente della Giunta regionale Stefania Saccardi, in quanto iscritta all’albo degli avvocati, è stata l’oggetto di un’interrogazione presentata dal consigliere di Forza Italia Marco Stella.
Stella ha chiesto a Saccardi “da quanto tempo non svolge la professione di avvocato” e se ritenga opportuno “essersi sottoposta al vaccino visto che tanti cittadini toscani ancora non lo possono fare”.
L’assessore ha risposto in Aula denunciando di aver ricevuto nei giorni scorsi, giorni “in cui si è detto tutto e il contrario di tutto”, “un numero incredibile di offese”. “Trovo strano che si parli della questione adesso, in un momento in cui si sono registrate 4mila100 disdette per la vaccinazione con AstraZeneca – ha detto Saccardi – e in cui il commissario Figliuolo ha affermato che bisogna vaccinare chiunque perché l’obiettivo è la copertura più larga possibile”.
“La stessa interrogazione afferma ‘considerato il fatto che a tutti gli iscritti all’albo degli avvocati spetta il diritto a vaccinarsi’ e la mia risposta si potrebbe fermare qui – ha proseguito la vicepresidente -. Sono iscritta, quando è arrivato il mio turno mi sono vaccinata. A nessun altro, né medici né avvocati né insegnanti e così via, è stato chiesto se esercitassero o se fossero in pensione o altro. Sottolineo che mi sono vaccinata con AstraZeneca, che si è stabilito, perlomeno al momento in cui l’ho fatto, che non potesse andare agli anziani e alle persone fragili. Quindi non l’ho tolto a qualcuno che ne avesse bisogno più di me”. “Il problema sta nel fatto che io ho detto pubblicamente di essermi vaccinata, mentre tanti altri, anche in quest’Aula, lo hanno fatto di nascosto – ha concluso -. Io mi sono assunta le mie responsabilità e ritengo che nel momento in cui il vaccino si può fare sia doveroso farlo, tanto più per chi lavora nelle istituzioni”.
“Lei ha sbagliato e la vedo in imbarazzo” ha replicato Stella. “A nessuno è stato chiesto se esercitasse perché nessuno come lei fa il vicepresidente della Giunta regionale, quella Giunta che, caso unico in Italia, ha stabilito che gli avvocati dovessero avere la precedenza nella vaccinazione – ha aggiunto il consigliere -. E non è vero che il vaccino che si è inoculato lei non poteva andare a nessun altro: ci sono migliaia di persone che ancora aspettano e che sono esposti al rischio più di lei perché lavorano con il pubblico, dai cassieri dei negozi agli autisti, oppure i parenti di disabili e di persone particolarmente fragili”.
Stella (FI): "Saccardi ha sbagliato"
"La vicepresidente della Regione Toscana, Stefania Saccardi, ha sbagliato. Si è vaccinata in quanto politica che incontra tante persone, come ci ha spiegato in aula. Ma si è potuta far inoculare il vaccino in quanto iscritta all'Ordine degli Avvocati. Ha sbagliato due volte: perché ha utilizzato la sua iscrizione all'albo di una professione che nei fatti non esercita da tanti anni, e perché ha fatto passare l'idea che chi fa politica ha una corsia preferenziale". Lo ha detto in aula il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, nel corso del dibattito sull'interrogazione presentata dal gruppo FI sulla vicenda.
"Mentre le dosi scarseggiano, e ancora tante persone che rischiano ogni giorno aspettano di essere chiamate - ha ribadito Stella - è assolutamente inopportuno che la vicepresidente della Regione abbia deciso di vaccinarsi. Autisti del trasporto pubblico, cassiere dei supermercati, tassisti, ambulanti, ristoratori, baristi, malati oncologici, persone fragili con malattie croniche, volontari della protezione civile, persone che lavorano sui treni, cassieri di banche e uffici pubblici, e molte altre categorie esposte non possono ancora vaccinarsi, ma il vicepresidente della Regione sì".
"Le chiediamo ancora una volta: è giusto che essendo iscritta all'albo (quindi ha formalmente tutto il diritto di chiedere la vaccinazione), ma esercitando da tempo un altro mestiere, abbia scelto di vaccinarsi? - ha chiesto Stella -. Sono convinto che la politica dovrebbe dare un buon esempio, quello dato dal vicepresidente della Regione è sicuramente un pessimo esempio. Atti come questi ingenerano nei cittadini l'idea che la legge non sia uguale per tutti, ed è un errore".
Fonte: Consiglio regionale della Toscana - ufficio stampa
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