"Non serve un nuovo segretario, ma un nuovo Partito Democratico" ha detto al Nazareno. Le varie reazioni dopo l'elezione
Il Partito Democratico torna a parlare toscano. Enrico Letta succede a Nicola Zingaretti e diventa il nuovo segretario del PD. Il politico pisano è stato eletto oggi al Nazareno, era l'unico candidato: 860 i voti favorevoli, 2 i contrari e 4 gli astenuti. Al voto hanno partecipato i mille delegati dell'assemblea e i ventuno segretari di regione.
Nato a Pisa nel 1966, Letta in passato è stato Presidente del Consiglio e, tra i Novanta e i Duemila, ministro. Per il PD aveva già ricoperto la carica di vice segretario.
Si è presentato con una lunga conferenza stampa, in cui ha detto: "Non serve un nuovo segretario, ma un nuovo Partito Democratico. Arrivo da persona libera, lascio tutti gli incarichi con retribuzione, rimango presidente dell'Istituto di studi politici di Parigi, che è senza retribuzione".
"La liberazione dal Coronavirus avverrà grazie alla scienza, al vaccino e alla cooperazione. Dobbiamo esserci quando finirà la pandemia" ha detto Letta, paragonando il momento attuale al 1989 e alla caduta del Muro di Berlino. Infine ha parlato delle donne: "Hanno pagato prezzo più alto, sono cresciute le disuguaglianze".
Letta ha anche ringraziato Romano Prodi e Papa Francesco, ha lodato l'esempio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e ha annunciato una fase di discussione di due settimane per i circoli PD.
Giani: "Complimenti e auguri"
"Complimenti e auguri Segretario! Enrico Letta è il nuovo segretario del PD e mi è piaciuta molto l’autodefinizione come progressista nei valori e riformista nel metodo, per un’Italia che sappia uscire dalla pandemia con idee concrete rilanciando il nostro Paese.
È stato molto bello che tra i suoi primi concetti abbia riconosciuto il ruolo delle regioni e salutato i Presidenti PD, 5 su 20. Per me e per la Toscana è finalmente un bel segno perchè la nostra regione ha bisogno di maggiori interlocutori a Roma, visto che il PD, negli ultimi due governi, non ha espresso né Ministri né Sottosegretari toscani.
È importante la scossa che Letta ha promesso al mondo dei circoli e iscritti nei territori, perché il Partito Democratico deve cogliere forza proprio dall’essere l’unico dei partiti con una base popolare fatta di presenza e di impegno nell’Italia dei comuni e delle regioni. A 100 anni dalla scissione di Livorno che caratterizzò la divisione del movimento progressista, spero che il nuovo PD guidato da Enrico Letta garantisca un futuro di sempre maggiore unità e condivisione per il centro sinistra in Italia".
Il commento di Mazzantini (PD Empolese Valdelsa)
Jacopo Mazzantini, segretario del Pd Empolese Valdelsa, appena terminata la direzione nazionale, commenta l’elezione del nuovo segretario del Partito democratico: “L’elezione a segretario nazionale del PD di una figura autorevole e di alto profilo internazionale come Enrico Letta ha trovato opportunamente, in questo momento così delicato per il nostro partito, un consenso pressoché unanime.
Importante che Letta abbia deciso di dedicarsi a tempo pieno a questo ruolo, lasciando gli incarichi retribuiti ricoperti fino ad oggi, così da garantire totale indipendenza e soprattutto il molto tempo che occorrerà per impostare una nuova fase che risollevi e rilanci il PD.
Di buon auspicio l’attenzione particolare riservata nel suo intervento alla necessità di un ascolto costante e concreto sia all’esterno, a cominciare dai corpi intermedi, sia all’interno, con i circoli del partito, così come ai giovani, da porre al centro della proposta e rendere essi stessi protagonisti della nostra azione politica.
Letta ha ragione, non sarà sufficiente a risolvere il problemi del Partito democratico l’ennesimo, mero cambio del segretario, ma occorrerà costruire un nuovo PD in grado di affermarsi sulla scena italiana ed europea, progressista nei valori, riformista nel metodo e radicale nei comportamenti.
Giusto che si sia partiti dal tema dell’insegnamento da rivalorizzare ad ogni livello, del lavoro e dell’impresa da unire in una sfida comune, dell’ambiente e dell’innovazione tecnologica, avendo come macro obiettivo quello della riduzione delle disuguaglianze, sociali e di genere, mettendo al centro la questione femminile e le discriminazioni di fatto oggi esistenti ai danni delle donne sul lavoro come in ogni ruolo di responsabilità istituzionale e non.
Importanti, inoltre, per la ricostruzione identitaria del partito, le preannunciate battaglie per l’introduzione dello ius soli e per l’eliminazione dei paradisi fiscali nell’Unione Europea.
La prospettiva disegnata è di lungo respiro, come dimostra l’intenzione manifestata di puntare, oltre che alla riforma della legge elettorale e a nuove regole parlamentari che limitino il fenomeno del trasformismo, ad introdurre in Costituzione la sfiducia costruttiva e a dare attuazione all’art. 49.
Ora non resta che mettersi tutti insieme al lavoro, per tornare a rendere un valore aggiunto il pluralismo culturale fondativo e le diverse aree politiche che compongono il nostro partito. Spalanchiamo le porte delle nostre sedi e dei circoli per preparare con gli iscritti e assieme a tutti i cittadini che lo vorranno le agorà democratiche che Letta ha preannunciato per ottobre e che saranno tanto più rigenerative quanto più riusciranno a coinvolgere il maggior numero di elettori che vorranno darci una mano a costruire questa nuova stagione”.
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