“La violenza contro le donne riguarda tutti. Abbiamo pensato a questo flash mob dove abbiamo messo insieme i rappresentanti dell'Amministrazione e di tutte le istituzioni e c'è stata una grande partecipazione. L'obiettivo reale è che al di là dei gesti, al di là dei simboli, al di là dei colori che richiamano alla consapevolezza del problema della violenza sulle donne e delle discriminazioni, si evidenzia un aspetto essenziale. Servono cose concrete per superare tutte queste violenze, servono leggi, serve un comportamento diverso di chi deve affiancare le donne in difficoltà e oggetto di violenza. L'8 marzo deve essere l'inizio di un percorso che porta ad un salto di qualità. Ringrazio tutti i presenti, che sono molti, uomini e donne e le istituzioni che hanno partecipato con convinzione”.
Così si è espresso il sindaco Luca Salvetti in occasione del flash mob al maschile (anche se si sono unite molte donne) contro la violenza di genere, che si è svolto questo pomeriggio in piazza del Municipio per la Giornata Internazionale della Donna. All'appuntamento promosso dall'Amministrazione comunale di Livorno, hanno partecipato, insieme al sindaco, il prefetto Paolo d'Attilio, il questore Roberto Massucci, il Colonnello Massimiliano Sole comandante provinciale dei Carabinieri, il comandante Provinciale della Guardia di Finanza Colonnello Gaetano Cutarelli. Sono intervenuti inoltre il consigliere regionale Francesco Gazzetti, la vicesindaca con delega alle Pari Opportunità Libera Camicia e gli assessori Gianfranco Simoncini, Andrea Raspanti, Simone Lenzi, Rocco Garufo, il presidente del Consiglio Comunale Pietro Caruso e i consiglieri comunali Cristina Lucetti, Francesca Cecchi, Luigi Tornar, Paolo Fenzi, Andrea Romiti, Luca Vecce, Piero Tomei. Al flash mob ha partecipato anche la consigliera di parità della Provincia di Livorno Cristina Cerrai e le associazioni che si occupano della disparità e della violenza di genere.
I partecipanti hanno indossato una mascherina rossa donata dalla vicesindaca Libera Camici, che ha la delega alle Pari Opportunità ed hanno esibito cartelli con frasi simboliche contro la violenza sulle donne.
“Oltre la violenza mi preoccupa l'indifferenza”
“Nulla può giustificare la violenza”
“La violenza sulle donne è una sconfitta per tutte/i”
“Contro il virus femminicida occorre il vaccino cultura”
Un gesto significativo in occasione della Giornata Internazionale delle Donne da parte delle principali istituzioni cittadine, che hanno risposto al “grido-provocazione” della giornalista Milena Gabanelli che giorni fa ha detto: “Ne ammazzano una al giorno, uomini dove siete?”.
I numeri delle violenze contro le donne sono drammatici nel nostro Paese, ogni giorno si consumano maltrattamenti soprattutto tra le mura domestiche, sfociando in molti casi in delitti efferati spesso per mano di un partner, ex partner o familiare. Si registra un femminicidio ogni tre giorni.
Purtroppo il lockdown a cui ci ha costretto la pandemia ha inciso negativamente sui femminicidi, dal momento che il rischio di violenza è maggiore nei rapporti di convivenza. Sono aumentati anche i casi di stalking e il picco si è avuto proprio durante la primavera scorsa.
“La violenza contro le donne – ha dichiarato la vicesindaca Libera Camici - non è e non può essere una questione solo femminile, la violenza contro le donne è esercitata dagli uomini, è necessario pertanto che si assumano la responsabilità del cambia, per favorire un'evoluzione culturale che metta in discussione e superi la cultura patriarcale, che rifiuti qualsiasi forma di violenza e affermi la completa parità di genere”.
Al calare del sole Palazzo Comunale si è illuminato di rosa, così come il Cisternino di Città e il Gazebo alla Terrazza Mascagni. Il rosa è il simbolo della speranza. Un colore positivo che dà sicurezza e ottimismo verso il futuro ed è associato alla femminilità. L'Amministrazione comunale ha accolto la richiesta dell'Associazione Livorno Donna Salute e Cultura di illuminare edifici significativi della città per sensibilizzare verso tutte le tematiche femminili e in particolare verso quelle legate alla salute delle donne.
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