In questo periodo particolare e con l’approssimarsi della Festa della Donna, ho sentito l’esigenza di scrivere questa lettera aperta e indirizzarla non solo all’assessore alla sanità Toscana, ma a tutte le istituzioni che possono essere attori nel percorso di riconoscimento della Fibromialgia.
La fibromialgia è una malattia che colpisce, in prevalenza, il sesso femminile, perciò si può considerare una malattia di genere e, come tale, è un fattore che non aiuta nel percorso delle pari opportunità.
La donna, molto spesso, si ritrova non solo ad essere lavoratrice, ma anche madre, moglie e figlia, ricoprendo più ruoli in contemporanea. E, nonostante ciò, si ritrova a dover fare il doppio della fatica per poter stare al passo con l’altro sesso, subendo, molto spesso, ancora discriminazioni su tutti i livelli.
La fibromialgia risulta, già in partenza, svantaggiosa, anche a causa dell’“invisibilità” di tale condizione, portando, molto spesso tali soggetti ad essere discriminati. A questo si aggiunge un approccio a tale patologia sminuente, non essendo riconosciuta come tale e poiché non presenta segni fisici evidenti. Quando, purtroppo, è la donna a soffrirne, c’è il rischio che i danni siano ancora maggiori.
Queste donne, e non solo, si ritrovano a subire violenze psicologiche in ambito lavorativo, con possibili licenziamenti a cui si associa una, quasi assente, tutela dello Stato Italiano da un punto di vista sanitario e sociale. Per non parlare delle ripercussioni in ambito familiare, a causa della “non credibilità”, che portano a frustrazione e disagio psico-fisico.
Questa non è solo la mia voce, ma è anche quella di tante donne che vivono la mia stessa condizione, non solo di fibromialgica, ma anche di donna che è parte integrante del motore che fa girare la Nostra economia.
Perciò chiedo, come rappresentante di questa categoria, di considerare tutti questi aspetti che vanno a costruire una condizione femminile che possa rispecchiare le esigenze della società e mettere le donne in condizione di giustizia sociale.
Presidente dell’Associazione
ODV ALGEA Fibromialgia e dolore cronico
Anna Maria Tinacci
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