A Prato si festeggia la festa della Toscana

Venerdì 12 marzo alle ore 19.00 si festeggerà la Festa della Toscana con un Concerto in Streaming eseguito presso l’Antico Chiesino di Narnali a Prato e trasmesso sul Canale YouTube e la pagina Facebook Arte e Musica Toscana. Il Concerto dal titolo “La Toscana terra di libertà, di musica e di digitalizzazione da Mozart a Grossi” avrà come solisti Matteo Romoli al flauto e Davide Guerrieri all’oboe entrambi prime parti di numerose orchestre della Toscana e docenti presso il Liceo Musicale “Cicognini Rodari” di Prato; ci saranno come solisti anche i flautisti Samuele Di Nardo ex allievo del Liceo Musicale di Prato premiato in diversi concorsi internazionali e Irene Berti attualmente allieva del Liceo Musicale di Prato. I solisti saranno accompagnati dall’Orchestra Fiorentina Ensemble. Il Concerto è realizzato con la compartecipazione del Consiglio Regionale della Toscana. Verranno interpretati due capolavori di Cimarosa, il Concerto per due flauti e il Concerto in do minore per oboe, la celebre Danza degli spiriti beati di Gluck per flauto, una Fantasia su Il Flauto Magico di Mozart per quartetto di fiati e infine un’improvvisazione ispirata a Pietro Grossi.

La Festa della Toscana ci ricorda non solo che il Granduca Leopoldo abolì la pena di morte, ma anche che la Toscana, con la sua tradizione di diritti civili, di giustizia e civiltà, ci porta ancora oggi numerosi spunti di riflessione sulla pace e i diritti dell’uomo e inoltre sull’identità e la storia della nostra regione. Ma Pietro Leopoldo investì anche tempo e denaro nella scoperta, nella promozione e nella valorizzazione di alcuni grandi compositori europei come Cimarosa, il tedesco Gluck e il salisburghese Mozart che il 2 aprile 1770 a soli 14 anni si esibì a Firenze davanti al Granduca nel Salone delle Feste della Villa Medicea di Poggio Reale. Leopoldo quindi, ancora una volta, si fa portavoce dei più alti valori di pace, civiltà, unità e speranza anche attraverso la musica e l’arte del fare musica insieme, condividendo i valori etici con musicisti e compositori a lui contemporanei.

Inoltre la Toscana è anche laboratorio di evoluzione per quanto riguarda la progressiva digitalizzazione nei processi di globalizzazione e in relazione ai diritti delle nuove professioni collegate. Le tecnologie consentono la costituzione di gruppi che mettono in comune le conoscenze e i saperi in tempo reale. Fino agli anni ’50 la comunicazione del sapere coinvolgeva una minoranza di persone, adesso appartiene a tutti gli individui. Grazie alle reti telematiche le persone possono scambiarsi qualsiasi tipo di messaggio, sia individualmente che in gruppo, partecipare a lezioni didattiche, conferenze e concerti.

La Toscana infine, nell’ambito della digitalizzazione, ha un’eccellenza musicale, Pietro Grossi, fiorentino di adozione, compositore e programmatore. Pioniere italiano della musica elettronica e della computer music. Ha precorso i tempi, anticipando le teorie e le tecnologie utilizzate per produrre e diffondere la musica. Queste tecnologie oggi sono alla portata di tutti nella creazione e nella fruizione della musica e dell’arte in generale. Inoltre non dobbiamo dimenticare la creatività che ogni persona può esprimere, come l’idea di poter lavorare a distanza su un archivio di musica accessibile a chiunque via telefono, un futuro teorizzato che si è puntualmente avverato con la diffusione di internet, del midi e del mp3.

Fonte: Ufficio Stampa

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