Empoli ricorda le vittime della deportazione nazista avvenuta a Empoli l'8 marzo 1944. Agli inizi di marzo, con lo sciopero generale sostenuto dal Comitato di Liberazione Nazionale, avevano incrociato le braccia migliaia di lavoratrici e lavoratori, stanchi delle condizioni economiche e dell’occupazione nazista.
La rappresaglia delle SS non si fece attendere: aiutati dai fascisti, gli invasori rastrellarono le città toscane, arrestando e imprigionando chi aveva deciso di non piegare la testa di fronte agli occupanti e ai loro scagnozzi. I nazifascisti, accecati dallo smacco subito e con lo scopo di terrorizzare la popolazione, non arrestarono soltanto scioperanti, ma anche chi non era coinvolto negli scioperi.
Cinquantacinque cittadini empolesi furono portati via dalla loro città per opera dei nazisti e dei fascisti, furono fatti salire su treni bestiame e mandati, insieme ad a qualche centinaia di Toscani, dalla stazione fiorentina di Santa Maria Novella a quella austriaca del campo di concentramento di Mauthausen. Purtroppo in pochissimi fecero ritorno alle loro abitazioni.
Crediamo che commemorare la tragedia di questi uomini sia essenziale per non obliare gli orrori fascisti e nazisti e ci aiuti a salvaguardare i valori democratici e i diritti inviolabili di ogni individuo.
Fonte: ANPI Empoli
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