Giglioli e Paolieri (Lega): "Sul Tempio Crematorio l'Amministrazione faccia chiarezza"

Susi Giglioli e Carlotta Paolieri, Lega Castelfiorentino, chiedono chiarezza sulla delibera 29 luglio 2020


Con delibera della del 29 luglio 2020 la Giunta autorizzava un progetto di fattibilità per la realizzazione di un Tempio Crematorio senza che in nessuna sede o in opportuni comunicati se ne fosse preannunciata una chiara analisi delle motivazioni che riconducevano a quella decisione con comprensibile sconcerto degli abitanti della frazione di Cambiano, luogo preposto alla costruzione che ricevono la notizia della realizzazione come certa senza nessun tipo di confronto preventivo.

Dall’accesso agli atti, e dalla relativa relazione Tecnica, si rileva che “Castelfiorentino si trova in una Regione con una forte presenza di impianti crematori” , i Tempi Crematori in Toscana sono infatti 9 a cui si è aggiunta la recente inaugurazione di Grosseto. Si rileva inoltre che l’impianto di Livorno, di Massa e di Pisa risultano sottostimati nel numero delle cremazioni con raffronto agli anni 2016 e 2017.

Mi è doveroso precisare che non sto parlando di preclusione ideologia o politica in quanto il Tempio di Grosseto è stato realizzato da un’amministrazione di Centro destra ma va anche valutato che Grosseto ha più di 80 mila abitanti mentre Castelfiorentino poco più di 17 mila e, come emerge dal Consiglio Comunale, negli anni 2018 e 2019 (anni pre Covid) i decessi a Castelfiorentino sono stati rispettivamente 214 di cui 29 cremazioni e 210 di cui sempre 29 cremazioni.

Ne consegue che si parla di una struttura che dovrà necessariamente essere di riferimento per tutta l’area dell’Empolese Valdelsa per essere sostenibile su cui potrebbe influire la non ottimale posizione logistica della frazione. Emerge, dallo stesso Consiglio Comunale, che non è ancora chiaro come i ristori derivanti dalle cremazioni avranno destinazione nel bilancio comunale, quindi manca la la finalità economica oltre che quella sociale, sanitaria e culturale.

Infine, ma non meno importante, su una mozione di Forza Italia in Consiglio Regionale nel giugno 2019 la giunta Regionale stabiliva lo stop a ogni iter autorizzativo relativo a nuovi impianti di cremazione in attesa entro l’anno di un Piano regionale di coordinamento per assicurare coerenza al settore rispetto a domanda e ubicazione che ancora non c’è.

Siccome trattasi di un impianto che avrà un notevole impatto culturale sulla modalità di onorare le esequie, oltre che ambientale, e che presumibilmente sarebbe opportuno valutare il gradimento dell’utenza ad usufruire di tale servizio, è chiaro che un’indagine tra la cittadinanza di Castelfiorentino sarebbe un percorso imprescindibile per una valutazione chiara.

È quindi sconcertante ma non sorprendente il modo con cui questa amministrazione continui a considerare la trasparenza e, in questo caso, anche un percorso partecipativo chiaro con tutta la cittadinanza, un passaggio opzionale e non doveroso in riferimento a un impianto che non può rischiare di essere inefficiente come una fontana a forma di vaso o deleteria come architettonici marciapiedi a punta.

Fonte: Susi Giglioli e Carlotta Paolieri Lega Castelfiorentino

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