Piano strutturale intercomunale, tre termini che messi insieme fanno già pensare a burocrazia e a uffici comunali. Dietro a questo termine in realtà si cela la pianificazione urbanistica, ossia il futuro di una città o di un quartiere. Prendere per scontato un così potente strumento significa non sapere come cambierà la propria città.
Cinque comuni dell'Empolese (Empoli, Vinci, Cerreto Guidi, Capraia e Limite e Montelupo Fiorentino) hanno deciso di togliersi parte della propria 'sovranità' per lavorare d'insieme e creare un piano strutturale tra le due rive d'Arno.
Nell'ottica di un territorio omogeneo e con aree condivise che dovranno assolvere a funzioni simili, è sembrato più giusto condividere un percorso insieme. Per riassettare la viabilità, le aree industriali che sono condivise tra comuni (Cerreto-Vinci o Empoli-Montelupo) o territori che saranno interconnessi (Capraia e Limite con Montelupo tramite il nuovo ponte) o lo sono già (la ferrovia tra Empoli e Montelupo), un unico piano potrà dare risposte funzionali per i prossimi anni.
La presentazione di questo percorso è avvenuta all'Oasi di Arnovecchio, non per annunciare nuove aree naturalistiche (il percorso del Piano è in divenire e secondo le previsioni potrà essere annunciato a inizio 2022) ma per mostrare come l'intervento dell'uomo nella natura e nello spazio che lo circonda non sempre provoca danni. Arnovecchio deve il suo nome perché da quel tratto passava il fiume Arno, prima del 'riassetto' del corso del fiume per come lo conosciamo oggi nel XVI° secolo.
Per affiancare il percorso, i cinque sindaci (Barnini, Torchia, Rossetti, Giunti e Masetti) hanno dato il via al percorso partecipativo che accompagnerà i progressi fatti dall'ufficio di piano dedicato. A illustrare i cambiamenti Romina Falaschi, garante dell'informazione e della partecipazione, l'architetto Giovanni Parlanti, l'ingegnere Alessandro Annunziati e Cristian Pardossi, membro di Sociolab.
Ci saranno momenti di incontro online con i tecnici e i professionisti come delle passeggiate di quartiere con i cittadini, fino ad arrivare a incontri condivisi con tecnici e cittadini per esporre problemi e proposte per accompagnare il cambiamento delle 5 comunità coinvolte.
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