Sei nuove realtà entrate a far parte della rete fra il 2020 e l’avvio del 2021
Nonostante la fase difficile, che ha messo e sta tuttora mettendo a dura prova il mondo della cultura, la rete museale dell'Associazione Nazionale Case della Memoria cresce, grazie a una serie di nuovi ingressi. Tra la seconda metà del 2020 e l'inizio del 2021 hanno concluso il percorso di adesione, con l'approvazione del Comitato Scientifico e con la ratifica del Consiglio Direttivo, sei nuove case in tre diverse regioni italiane. Inoltre quest'anno è stato costituito il Sistema Museale Case della Memoria in Toscana - I Grandi Personaggi che si propone di lavorare in sinergia per la promozione e valorizzazione delle case toscane, anche attraverso una piattaforma di biglietteria unificata.
Tre delle nuove case museo che hanno aderito all’associazione sono realtà toscane. Si tratta della Casa-Studio Giovanni Michelucci a Fiesole (Firenze), del Polo Carducciano del Comune di Castagneto Carducci (Livorno), che abbraccia Casa Carducci e il Museo Archivio Comunale, e della Villa Galileo (Villa “Il Gioiello”) a Firenze. A queste si aggiungono la Casa dei Mandorli di Tonino Guerra a Pennabilli (Forlì-Cesena) in Emilia Romagna e, in Sicilia, la Casa del Giudice Rosario Livatino a Canicattì (Agrigento) e la Casa del Beato Giuseppe Puglisi a Palermo.
«In questi tempi così difficili, queste nuove adesioni sono un segno di speranza e di ripartenza per le case museo dei Grandi Personaggi – commenta Adriano Rigoli, presidente dell’Associazione Nazionale case della Memoria -. Inoltre, con queste nuove adesioni si rafforza la rete nazionale che conta oggi 85 realtà in tutta Italia, la rete in Emilia-Romagna (19 case museo) e in Sicilia (5 case museo). Ancora con queste nuove adesioni si inaugurano due nuovi ambiti di azione: le Case dei Santi e le Case dei Testimoni della Legalità. Sia il Giudice Rosario Livatino che il sacerdote Pino Puglisi sono infatti vittime della violenza mafiosa, ma anche beati della Chiesa Cattolica: il giudice Livatino sarà beatificato ad Agrigento il prossimo 9 maggio 2021».
«Riuscire a fare crescere la rete delle Case della Memoria, nonostante una fase così complessa per il mondo della cultura ci dà speranza – aggiunge Marco Capaccioli, vicepresidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria -. Un segnale di ripartenza, in attesa di poter tornare a vivere le case museo dei grandi personaggi. Come associazione stiamo lavorando per offrire alle nostre case socie una serie d’iniziative pensate per promuovere al meglio le singole realtà all’interno di una rete capace di sostenerle e accompagnarle. Dall’istituzione dei sistemi museali, che dopo l’esperienza toscana nasceranno anche in altre regioni d’Italia, ai cartelloni di iniziative coordinate, ci auguriamo di poter far conoscere sempre più le grandi e piccole realtà legate al nome dei Grandi».
Fonte: Ufficio Stampa
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