Francesco Terrone, ingegnere campano di Mercato San Severino, ha fatto causa all'Accademia della Crusca. Il fatto può strappare un sorriso ma è successo davvero: l'istituzione con sede a Firenze è stata citata in giudizio per modificare la definizione di 'terrone', perché non sia solo dispregiativa.
Sul sito della Crusca, secondo il 59enne del Salernitano, la parola 'terrone' viene utilizzata in senso dispregiativo. Questo un estratto della voce: "Nasce nei grandi centri urbani dell'Italia settentrionale con valore di 'contadino' e usata, in senso spregiativo o scherzoso, per indicare gli abitanti del Meridione in quanto il Sud era una regione caratterizzata da un'agricoltura arretrata".
Terrone ha mandato tre pec nei mesi scorsi all'Accademia della Crusca ricevendo quelle che ha definito "risposte evasive". Sempre l'ingegnere ha detto: "Il mio cognome non è offensivo. In una scuola della Brianza mi sono sentito dire che con questo cognome potevo fare l'operaio, non l'ingegnere. Bisogna riconoscere un cognome i cui discendenti diedero lustro all'Italia Intera".
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