La Uilm, insieme alla Fim, con la sottoscrizione di un accordo molto sofferto, ha scongiurato la definitiva chiusura dello stabilimento e della vertenza. Un mancato accordo in sede istituzionale avrebbe infatti dato carta bianca a Bekaert di licenziare tutti i dipendenti ancora in forza il 9 marzo e senza dovergli riconoscere alcun incentivo o indennità.
"La Uilm, anche su mandato vincolante dei propri iscritti, ha evitato questo scenario, convincendo in extremis l'azienda a richiedere le 8 settimane di cassa integrazione Covid ancora a disposizione. Tempo utile per far sì che possa ricostituirsi il tavolo ministeriale sospeso a causa della crisi di Governo.
La Uilm auspica infatti che questi due mesi possano essere determinanti per incontrare i possibili soggetti pubblici e privati interessati e che si possa avviare finalmente la fase di reindustrializzazione dello storico stabilimento ex Pirelli di Figline Valdarno".
Fonte: Uilm Firenze e Arezzo
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