"Dare solidarietà a Giorgia Meloni, e rimuovere Giorgio Van Straten dalla presidenza della Fondazione Alinari per la Fotografia. Non è accettabile che Van Straten presieda un ente culturale dopo la performance che lo ha visto in radio non prendere le distanze dagli insulti del professor Gozzini alla leader di FdI, ma anzi consigliare al docente l'uso del termine 'peracottara'". E' quanto chiede il capogruppo di Forza Italia, Marco Stella, che ha firmato la proposta di risoluzione del Gruppo Fratelli d'Italia al Consiglio regionale della Toscana, firmato anche da Lega e Italia Viva.
"E' un vero peccato che il Pd non concordi con le finalità della nostra risoluzione - osserva Stella -. La Fondazione Alinari per la Fotografia è un organismo fondato dalla Regione Toscana nel 2020 per gestire, conservare e valorizzare il patrimonio fotografico della famiglia Alinari, acquisito dalla stessa Regione Toscana. E' inaccettabile che un rappresentante regionale della Fondazione partecipi ad una trasmissione nel quale vengono rivolti all'indirizzo di una parlamentare della Repubblica Italiana, ma ancor prima ad una donna e ad una mamma, espressioni ributtanti e inqualificabili. Senza parlare del professor Gozzini, che condanniamo nel modo più totale".
"Il Pd deve condannare in modo inequivocabile questi atteggiamenti, che non devono trovare cittadinanza nel nostro Paese e nella nostra regione - puntualizza il capogruppo di Forza Italia -. Per questo chiediamo provvedimenti nei confronti di Van Straten, che invece di prendere le distanze da quanto veniva detto in radio all'indirizzo della Meloni, suggeriva agli interlocutori ulteriori epiteti. Stupisce che a sinistra le offese e le battute a sfondo sessista sembrano avere diverso valore a seconda della persona a cui vengono rivolti. Basta con questi intellettuali da fumetto pagati con i soldi pubblici, che pensano di avere la verità in tasca".
Ceccarelli (Pd): “Esagerato mettere sullo stesso piano Van Straten e Gozzini"
"Mi sembra sinceramente esagerato mettere sullo stesso piano l’atteggiamento tenuto da Giorgio Van Straten - presidente a titolo gratuito della Fondazione Alinari - con quello, stigmatizzato da tutti, del professor Gozzini. Non sta a noi giustificare nessuno, del resto mi pare che Van Straten si sia già scusato a sua volta con l’on. Meloni, ma nemmeno possiamo prestarci alle strumentalizzazioni della destra. Come capogruppo ho risposto alla richiesta dei gruppi di minoranza così come concordato con il nostro gruppo consiliare. E ora vogliamo augurarci che questo spiacevolissimo episodio, nel quale nessuno dei protagonisti è uscito indenne, sia al più presto chiuso. Del resto, questi toni non sono propri del Pd e del suo gruppo consiliare, ma semmai della destra, che non di rado utilizza aggettivi inascoltabili nella propria narrazione politica e poi si erge a tribunale del popolo. Auguriamoci che questa vicenda serva di insegnamento a tutti".
Così Vincenzo Ceccarelli, capogruppo del Pd in Consiglio regionale, replica alla nota diffusa da Fdi sulla vicenda Meloni-Gozzini.
FdI: "Siamo basiti"
Siamo basiti e troviamo vergognoso quanto accaduto oggi in Toscana, dove la solidarietà a Giorgia Meloni per le vergognose offese ricevute in radio da Gozzini e Van Straten è durata pochi giorni. Oggi infatti, abbiamo chiesto l’assenso a tutte le forze politiche, come da regolamento, per portare in aula un atto che esprimesse solidarietà a Giorgia Meloni, ma che al tempo stesso invocasse le dimissioni di Giorgio Van Straten, dalla presidenza della Fondazione Alinari. Il Pd si è opposto, arrivando a giustificare le parole di Van Straten, definite ‘niente di grave’”. ”. E’ quanto denunciato dal gruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale della Toscana (Francesco Torselli, Vittorio Fantozzi, Diego Petrucci, Alessandro Capecchi e Gabriele Veneri) durante una conferenza stampa in cui sono intervenuti anche i capigruppo di Lega e Forza Italia, Elisa Montemagni e Marco Stella.
“Porteremo comunque l’atto in aula con procedura ordinaria, sarà discusso tra 15 giorni, ma restiamo basiti dall’atteggiamento del Partito democratico: la violenza di genere si combatte con azioni concrete, non solo facendo post su Facebook. Un personaggio come Van Straten, che si permette di apostrofare una donna in quei termini, non può rimanere alla guida di una istituzione culturale”.
“Chiediamo ufficialmente alla segretaria regionale del Pd, Simona Bonafé, che oltre ad essere una politica è, come Giorgia Meloni, una donna e una mamma, se davvero reputa che sorridere mentre chi si ha accanto dà di ‘scrofa’ e di ‘vacca’ ad una donna, aggiungendo poi altri epiteti offensivi come ‘peracottara’, possa essere considerato ‘nulla di grave’”.
“Siamo stufi di ricevere lezioni da chi, come Van Straten, ricopre i più svariati incarichi nelle istituzioni culturali: Direttore dell’Istituto Gramsci, Presidente dell’Orchestra della Toscana, Consigliere di amministrazione della Biennale di Venezia, sovrintendente della fondazione del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, membro del CdA della Rai, Presidente della Azienda Palaexpo di Roma ed infine della Fondazione Alinari. E’ sempre stato nominato, ma si permettere di offendere gratuitamente una parlamentare eletta dal popolo. Le sue scuse non sono sufficienti, pretendiamo le sue dimissioni”, concludono i consiglieri regionali.
Fonte: Consiglio regionale della Toscana, gruppo FI - ufficio stampa
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