Dopo quattro mesi, e tante videochiamate, Carla ha incontrato la nuora Claudia
Il Covid-19 ha duramente modificato le abitudini. Alcune delle cose che prima davamo per scontate ora rappresentano un’occasione unica, soprattutto nelle relazioni, spesso costrette alla distanza. Tra queste, gli ospiti delle Rsa e i loro familiari sono stati separati per lunghi mesi ma in aiuto è arrivata la tecnologia che ha consentito, anche se attraverso lo schermo di un tablet, saluti e riunioni di famiglia virtuali.
Nel Centro Residenziale Vincenzo Chiarugi della Misericordia di Empoli oltre al servizio di videochiamate, per colmare la distanza è arrivata la 'Stanza degli abbracci' (Qui la notizia). Solo un plexiglass divide gli ospiti dai loro parenti: il visitatore, protetto da guanti monouso, può abbracciare, stringere le mani e accarezzare il proprio familiare, infilando le braccia in grossi guantoni fissi. Un contatto vero, in completa sicurezza.
Proprio come quello che stamani ha fatto sorridere Carla, 87 anni ospite della Chiarugi, che non vedeva la nuora Claudia da 4 mesi. "Ciao tesoro" le ha esclamato appena si sono viste, afferrando le grosse manone di gomma gialla. Coi guanti si ritrova il contatto, con i microfoni si parla e si sente in modo chiaro e dal vetro ci si può guardare dritti negli occhi, leggere le emozioni l’uno dell’altro.
Tante le chiacchiere e le risate tra Claudia e Carla spese nel tempo di visita, che è volato via come suo solito quando si è di fronte a una cosa bella. Novità in famiglia, piega dei capelli, i progressi dei nipoti che crescono e diventano grandi, le ultime notizie della via e dagli amici.
In quella che sembrava una conversazione come quando non ci si vede da un po', magari al ritorno di un viaggio, Carla ha domandato e ha ascoltato attenta da dietro al plexiglass stringendo e non lasciando mai, nemmeno per un attimo, le mani della nuora e viceversa. Non lo facevano da ottobre e il semplice prendersi per mano è stato ritrovarsi.
Sono cinque al giorno le visite nella 'Stanza degli abbracci' alla Chiarugi, su prenotazione e dal tempo massimo di un quarto d’ora ciascuna, per consentire la sanificazione prima dell’arrivo di parente e ospite successivi. Istruzioni sul tavolo, plexiglass e doppio guanto, mascherina e presenza fissa dell’operatore, sono tutti elementi che consentono di mantenere sempre alta la sicurezza nella struttura empolese, che conta oltre 100 ospiti e che oggi è Covid free.
"Tutte le domeniche ci sentiamo in videochiamata con la Chiarugi"–ha raccontato la nuora di Carla, Claudia-. Nonostante le complicanze che può portare vedersi tramite un cellulare "c’è comunque il contatto". I tempi si sono dovuti adattare alla pandemia, come la frequentazione stessa tra parenti che se prima era assidua ora ha dovuto prendere altre forme. "Con queste stanze degli abbracci c’è il senso di quotidianità, ed è una cosa fantastica".
Margherita Cecchin
Notizie correlate
Tutte le notizie di Empoli
<< Indietro