Il Consiglio Comunale di Montelupo Fiorentino si è pronunciato a favore dell’acquisizione gratuita dei terreni su cui insiste l’invaso da parte dell’amministrazione; atto indispensabile per poter attuare l’intervento che porterà il lago a svolgere una funzione pubblica.
Se tutto va come previsto entro il 2023 sarà concluso l’intervento di sistemazione del Lago di Sammontana, mitigando il rischio idraulico a valle, e restituendo alla popolazione questo luogo con cui tanti hanno importanti legami affettivi.
Due i passaggi importanti che sbloccano la situazione: l’iscrizione nel bilancio 2021 dei 2 milioni di euro stanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sui fondi europei di sviluppo e coesione, per la realizzazione dell’opera e l’approvazione da parte del Consiglio Comunale della delibera con la quale l’Amministrazione acquisisce a titolo gratuito dagli attuali proprietari il bene.
La concessione del finanziamento ministeriale, infatti, ha come condizione essenziale che il Comune di Montelupo sia proprietario del lago di Sammontana.
L'intervento scaturisce dalla constatazione che l’invaso agricolo, classificato come diga di interesse nazionale per l’altezza di oltre 15 metri dal piede, non essendo conforme da un punto di vista normativo e tecnico, generi un importante rischio idraulico per le aree industriali e artigianali delle Pratella e di Castelluccio.
Ripercorriamo brevemente le vicende che hanno condotto alla situazione attuale.
L'invaso artificiale è stato realizzato all'inizio degli anni sessanta a scopo irriguo dalla fattoria di Sammontana, con precisione la diga è stata eretta nel 1959 e i lavori si sono conclusi nel 1961. Per anni il lago è stato un punto di riferimento per il territorio, fino a quando modifiche normative intercorse hanno richiesto alla proprietà interventi per giungere al collaudo, di cui l'opera era priva, troppo onerosi da sostenere. È così che la proprietà ha manifestato formalmente la volontà di dismettere la diga.
Comune e Regione hanno invece ravvisato l'interesse pubblico a mantenere operativo l’invaso, per l'essenziale funzione di laminazione delle piene del rio di Sammontana, per fini di tutela paesaggistica e ambientale, per finalità antincendio, nonché -in ultimo- per scopi ludico ricreativi.
La dismissione della diga, e conseguentemente il venir meno dell’invaso, modificherebbe in maniera rilevante il paesaggio del sottopoggio in riva sinistra all’imbocco del Valdarno inferiore, comporterebbe un elevato incremento del rischio idraulico a valle e costriggerebbe a un ingente e invasivo investimento di mitigazione sul reticolo idraulico a valle. Senza contare che ciò significherebbe la perdita di un luogo che, da oltre mezzo secolo, ha svolto un’importante funzione sociale e ricreativa e verso cui la popolazione locale nutre un profondo legame affettivo.
A fine 2019 i proprietari del lago hanno proposto al Comune di Montelupo Fiorentino un accordo in virtù del quale la diga di Sammontana diverrebbe, senza corrispettivo alcuno, di proprietà comunale, al fine di effettuare l’incremento della sicurezza della diga mediante declassamento, attraverso progetto esecutivo fornito dagli stessi e redatto da professionisti di indubbia competenza, utilizzando finanziamenti che l'Amministrazione avrebbe potuto attrarre a tale scopo.
Nell’ottobre 2020 la Giunta ha approvato un accordo di programma con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la Regione Toscana grazie al quale sono stati resi disponibili dallo Stato due milioni di euro per l’incremento della sicurezza stanziati sui fondi europei di sviluppo e coesione.
I costi di progettazione dell’opera e per la mitigazione del rischio idraulico a valle sono stati sostenuti dalla proprietà e a breve, con l'acquisizione dell’area da parte del comune, potrà iniziare l’iter che prevede l’appalto e le prime obbligazioni nascere entro il 2021. La conclusione dell’intervento invece è attesa entro il 2023.
Hanno collaborato al progetto del Comune, oltre all’attuale proprietà, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, l’Autorità di distretto dell’Appennino Settentrionale, la Regione Toscana e in particolare l’assessore Monia Monni, con cui sono state affrontate a più riprese le problematiche connesse al futuro del lago. Con l’atto approvato dal Consiglio vengono poste le basi per una concreta soluzione
«Il salvataggio del lago di Sammontana è un tassello importante degli obiettivi su ambiente e sicurezza a 360 gradi del mandato dell’Amministrazione Masetti – afferma l’assessore ai lavori pubblici, al patrimonio e all’ambiente Lorenzo Nesi - Solamente facendo perno su risorse esterne Montelupo Fiorentino mira a sanare una situazione di rischio idraulico pendente sul proprio cuore produttivo, e a porre le basi per sviluppare un progetto ambientale molto ambizioso su quell’area. Lago, chiesa, fattoria, fornace e castello medievale di Sammontana, villa di Salingrosso, oltre alle stazioni preistoriche di Petrognano e all’atelier di Marco Bagnoli, compongono un quadro di potenzialità immense da amalgamare col legante che sta alla base di ogni nostra azione: la coesione sociale».
Fonte: Comune di Montelupo Fiorentino - Ufficio stampa
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