Non tutto è da buttare, anche se la situazione va tenuta sotto controllo: ecco le parole dell'Agenzia Regionale della Sanità
Toscana arancione di nuovo, ma questo ormai si sa. Tante persone si stanno chiedendo quanto durerà e cosa avverrà nei prossimi mesi. Fermo restando che è impossibile avere previsioni certe, l'Agenzia Regionale di Sanità Toscana ha provato a fare un bilancio. Il quadro di Ars ci mostra che la situazione nella nostra regione non è così pericolosa come il colore arancione può far intendere: certo, non bisogna abbassare la guardia e c'è stato un aumento dei contagi, ma le notizie non sono tutte negative.
La Toscana sta avendo un aumento dei casi di Coronavirus al pari di tutte le regioni che sono entrate in fascia gialla dall’11 gennaio, eccetto la Basilicata. "È da rilevare comunque che nelle ultime due settimane la Toscana rimane al di sotto del tasso d’incidenza medio italiano, ed è la settima regione con l’incidenza più bassa" scrive Ars nel suo studio.
Come detto, le notizie non sono tutte da buttare, perché a fronte dell'innalzamento dei casi c'è una novità per la classe d'età degli over 85: "Mostra una riduzione rispetto a 5 settimane fa, probabile conseguenza diretta delle vaccinazioni somministrate agli utenti ed agli operatori delle Residenze sanitarie assistite".
Quanto durerà la Toscana arancione? "L’aumento dei casi sintomatici, se non preoccupa ancora rispetto ad una maggior carico futuro ospedaliero, preoccupa maggiormente per il calcolo dell’Rt, la permanenza in zona arancione potrebbe non essere confinata solo a due settimane".
"Ci aspettano ancora tre mesi e mezzo in cui, a livello nazionale, rivedremo sicuramente un aumento delle positività in tutte quelle regioni tornate al giallo da soli 15 giorni e in cui quindi saranno largamente utilizzate le misure di contenimento ad elastico. L’arrivo di tutte le dosi dei vaccini e soprattutto l’arrivo dei nuovi vaccini che stanno presentando all’agenzia regolatoria l’autorizzazione alla somministrazione cambieranno in modo importante la vita quotidiana che stiamo sperimentando negli ultimi 11 mesi, riportandoci a una maggiore normalità" continua Ars.
L'Agenzia Regionale di Sanità Toscana infine non risparmia critiche al meccanismo del sistema di monitoraggio e alle successive comunicazioni: "I dati potrebbero essere raccolti il lunedì (e non il mercoledì) e tutte le decisioni, che entrano in vigore a partire dalla domenica successiva, prese entro il martedì sera (e non il venerdì). Uno sforzo che andrebbe fatto e che non inficerebbe la qualità dei dati".
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