“Apprendo che il gruppo di Fratelli d'Italia ha donato alle biblioteche della Valdelsa, Certaldo e Castelfiorentino, un libro sulla drammatica vicenda di una martire delle Foibe, Norma Cossetto, figlia di un dirigente fascista istriano.
La trovo una iniziativa, di per sé, lodevole, perché quando si dona un libro alla Biblioteca se ne accresce il patrimonio, e la possibilità di divulgazione dell'informazione ai cittadini.
Apprezzo anche il fatto che i dirigenti di questo partito siano presenti alle celebrazioni del 10 febbraio.
Agli stessi dirigenti chiedo, però, come mai manchino sistematicamente, da quando mi è dato avere ricordo, alle celebrazioni di qualsiasi Amministrazione locale, del 25 aprile, che è Festa nazionale, e che ricorda un fenomeno, la Liberazione dalle oppressioni e dalle angherie del fascismo e del nazismo, che ha inciso più profondamente sulla storia di questi luoghi, rispetto alle vicende istriane.
Sarà possibile vederli, il prossimo 25 aprile, a celebrare la storia della Resistenza locale ed italiana, e i sacrifici patiti dalla popolazione, come pestaggi, uccisioni, deportazioni, a causa del regime più vergognoso della storia d'Italia? Magari, con un bel fazzoletto dell'ANPI al collo, in omaggio all'azione dei partigiani.
Gli donerei volentieri, in tale circostanza, una copia del libro di mio nonno, Libero Falorni, "La memoria della libertà", che riporta questa storia e si sofferma su tanti di quei fatti vergognosi.
Mi farebbe tanto piacere, e toglierebbe ai maligni ogni retropensiero sul fatto che i dirigenti di Fratelli d'Italia facciano queste donazioni solo ed unicamente per porre l'attenzione sulla parte della storia che soddisfa la propria collocazione politica.”.
Queste le parole di Alessio Falorni, sindaco di Castelfiorentino e presidente dell'Unione dei Comuni dell'Empolese Valdelsa.
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