La Scuola Superiore Sant'Anna ha accolto la proposta della Questura di Pisa, lanciata a livello nazionale dal Ministero dell’Interno, di onorare la memoria di Giovanni Palatucci, reggente della Questura di Fiume fino al 13 settembre 1944, giorno dell’arresto da parte dei tedeschi delle SS, a cui seguì il trasferimento al campo di concentramento di Dachau, dove morì il 10 febbraio 1945. Prima di essere arrestato a Fiume, Giovanni Palatucci aveva contribuito a salvare almeno 5mila persone di religione ebraica dai campi di concentramento e, per queste sue eroiche azioni, dal 1990 Israele lo ha inserito tra i “Giusti delle Nazioni”. Per ricordare la figura di Giovanni Palatucci, per il quale sta iniziando anche un processo di Beatificazione, e soprattutto per farla conoscere alle nuove generazioni, è stato piantato un olivo, la pianta simbolo di pace e di fratellanza, nel giardino interno della Scuola Superiore Sant’Anna.
La cerimonia si è svolta mercoledì 10 febbraio alle ore 13,30. Vi hanno partecipato Sabina Nuti, rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna; Gaetano Bonaccorso, questore di Pisa; Giuseppe Castaldo, prefetto di Pisa; e Maurizio Gabbrielli, presidente della Comunità ebraica di Pisa.
“Questo olivo vuole essere un segno e un ricordo continuo da offrire ai nostri allievi e alla nostra comunità. Il ricordo di Giovanni Palatucci ci offre un funzionario dello Stato al servizio della comunità e dei più deboli: un grande esempio per chi vuole fare la differenza nel nostro paese e regalare alle nuove generazioni un futuro migliore” dichiara Sabina Nuti, Rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna.
“La vicenda personale di Giovanni Palatucci è una testimonianza di etica nella professione di funzionario della Polizia di Stato. Palatucci ebbe modo di verificare le condizioni degli ebrei e decise qual era la strada giusta da seguire. Piantare l’ulivo in suo onore alla Scuola Superiore Sant’Anna non è una scelta casuale. La Scuola Sant’Anna infatti è un luogo dove vive il sapere e dove vivono i giovani” commenta Gaetano Bonaccorso, Questore di Pisa.
“La cerimonia di oggi contribuisce a trasmettere la memoria alle future generazione e a onorare un funzionario di polizia che ha salvato tante vite anteponendo la ragione della propria coscienza alla violenza della dittatura e agli ordini impartiti dal regime fascista” dichiara Giuseppe Castaldo, prefetto di Pisa.
“Nel Talmud, uno dei testi sacri dell’ebraismo, c’è scritto che per ogni generazione, nel mondo, ci sono 36 giusti. Sono persone che non si conoscono tra di loro, conducono una vita normale ma il destino dell’umanità dipende dal loro comportamento. Giovanni Palatucci è uno di questi perché è riuscito in uno dei momenti più bui della storia a intervenire sacrificando la propria vita per sconfiggere il male” commenta Maurizio Gabbrielli, Presidente della Comunità ebraica di Pisa.
Fonte: Scuola Superiore Sant'Anna - Ufficio Stampa
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