Pari opportunità: Pugnalini, nostri cinque anni di attività base per nuove politiche di genere

foto da Facebook

Cinque anni di intensa attività per “rompere schemi consolidati e promuovere processi culturali, formativi e informativi per sviluppare un’autentica parità di genere”. Questa è la sintesi della commissione regionale per le Pari opportunità, giunta a scadenza di mandato già da qualche tempo, che questo pomeriggio la presidente uscente Rosanna Pugnalini ha illustrato in aula, prima dell’inizio della seduta ordinaria.

Nel suo intervento di fine mandato, Pugnalini ha ricordato le tante iniziative messe in campo: 85 sedute di commissione, 88 dell’Ufficio di presidenza, circa 200 iniziative pubbliche e tanti patrocini concessi per sostenere la crescita culturale e per sviluppare pari opportunità in tutti i settori. “L’emergenza sanitaria ha evidenziato tre grandi temi sui quali abbiamo speso gran parte del nostro impegno e lavoro: l’assenza delle donne nei ruoli apicali e decisionali, la fragilità femminile nel mondo del lavoro. Il welfare che si poggia per oltre i due terzi sulle spalle delle donne”, ha dichiarato la presidente.

“La Toscana vanta esempi positivi, eppure anche la nostra società resta costellata da alcune ombre” ha rilevato, ribadendo che “i diritti delle donne, anche se codificati da norme, non sempre sono applicati nella realtà”. Nel formulare le tante proposte portate avanti in questi cinque anni, la commissione non si è “limitata a rivendicazioni di genere. Abbiamo cercato di far emergere le tante competenze femminili”.

Per legarsi a temi di stretta attualità, Pugnalini ha ricordato quanto fatto sul fronte della violenza di genere, in particolare il “monitoraggio annuale, curato dall’osservatorio regionale, con dati messi a disposizione dai centri antiviolenza” e la promozione del numero telefonico dedicato, il 1552.

“La promozione del rispetto tra generi è stato filo conduttore di tutta la nostra attività al pari della promozione del giusto linguaggio”, ha detto ancora Pugnalini, ricordando il protocollo d’intesa sottoscritto a gennaio 2020 con il dipartimento FORLILPSI dell’Università di Firenze per la lotta agli stereotipi nei libri di testo e verso ogni forma di discriminazione, emarginazione e violenza.

In ultimo la presidente ha ricordato l’indagine conoscitiva, “unica in Italia”, per conoscere, nel territorio toscano, la diffusione degli organismi di parità, il loro funzionamento, le attività svolte e i risultati ottenuti. “La partecipazione, nel periodo intercorso tra il 21 marzo e il 19 aprile 2019, ha fiorato il 60 per cento con punte massime, in alcune province come Siena e Grosseto, di oltre l’85 per cento. I risultati ottenuti – ha concluso – potrebbero essere base di partenza per le politiche di genere da mettere in campo nella consiliatura regionale da poco iniziata”.

Prima dell’intervento del suo intervento di fine mandato, il presidente del Consiglio Regionale, Antonio Mazzeo, ha voluto ringraziare pubblicamente la Commissione regionale, “che ci apprestiamo a rinominare”,  e “la presidente uscente Rosanna Pugnalini per il lavoro importante e positivo svolto in questi anni”. Mazzeo ha sottolineato che “tutte le donne componenti della commissione, al di là della loro appartenenza politica, hanno svolto un lavoro enorme contro la violenza di genere e per l’affermazione del principio della parità di genere, dando un nuovo senso al ruolo che può svolgere la commissione Pari opportunità”.

Fonte: Regione Toscana

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