La farmacia non ha la pillola del giorno dopo e non si sarebbe attivata per ordinarla. È questo quanto denunciano e attiviste della associazione 'Non una di meno' che hanno nscenato un breve sit-in srotolando due striscioni davanti all'esercizio commerciale, una farmacia di Lucca. La notizia è stata data da alcuni quotidiani. La dottoressa ha rilasciato una dichiarazione al quotidiano Il Tirreno in cui ammetterebbe che la non disponibilità del farmaco sarebbe dovuta alla obiezione di coscienza. L'associazione, da parte sua, sostiene che non è prevista "l'obiezione di coscienza sulla contraccezione di emergenza non è consentita per legge, non trattandosi di pratica abortiva: le farmacie sono obbligate a tenere il farmaco e a distribuirlo in caso di emergenza".
"In merito alla questione - continua l'associazione - , come nodo di Lucca abbiamo scritto una lettera che sarà inviata agli uffici competenti in cui sottolineiamo una serie di disservizi tra cui la limitazione a un solo giorno della possibilità di richiedere la certificazione per interruzione volontaria di gravidanza al consultorio principale di Lucca, la mancanza di strumentazione idonea per l'esecuzione di una visita ginecologica, la possibilità di eseguire l'aborto farmacologico solo al reparto di ostetricia e ginecologia e non in regime di day hospital e in strutture ambulatoriali pubbliche attrezzate nonché nei consultori come previsto dalle nuove linee guida ministeriali dell'agosto 2020&Prime".
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