Si annuncia incerto il futuro del mondo dello sport dilettantistico e di base. La Uisp - Unione Italiana Sport Pertutti Comitato di Firenze esprime preoccupazione per gli scenari a breve e medio termine con la fine dell’esperienza del governo Conte. Seppur tra mille difficoltà dovute anche all’emergenza Covid, c’erano stati segnali positivi a partire dall’istituzione del ministero dello Sport. Una novità nello scenario politico nazionale che aveva costituito un importante passo in avanti per riconoscere il ruolo svolto dallo sport di base in termini di attività fisica, motoria e di benessere collettivo. Soprattutto dopo mesi di confronti serrati, si era ad un passo dalla riforma del settore da tempo invocata da più parti. Nei mesi difficili post lockdown è stato riconosciuto il lavoro dei collaboratori sportivi, battaglia che ha vista impegnata la Uisp in prima linea a livello nazionale e vinta proprio in virtù della determinazione e delle azioni dell’associazione.
Ora con il mutato scenario politico ci si chiede cosa avverrà del grande lavoro svolto in quest’ultimo anno e mezzo, e se gli sforzi saranno stati vani.
“Non vorrei che dopo l’emersione di una categoria praticamente invisibile come quella dei collaboratori sportivi, si facesse un passo indietro -commenta il presidente di Uisp Firenze Marco Ceccantini-. E’ importante continuare ad operare per dare il giusto inquadramento a questi lavoratori senza dimenticare il contesto generale di grande difficoltà in cui si trova il mondo dello sport di base”.
È a dir poco urgente, poi, una presa di posizione per il varo della riforma dello sport. Come ricordato dal ministro uscente Vincenzo Spadafora, in un post sulla sua pagina Facebook, dopo un anno di discussione i cinque decreti attuativi erano stati votati in Consiglio dei Ministri, avevano ottenuto l’ok della Conferenza Stato Regioni, e si apprestavano a ricevere il parere favorevole delle Commissioni Cultura di Camera e Senato per poi tornare in Consiglio dei Ministri e dare il via libera definitivo alla riforma entro il 28 febbraio. Al momento le commissioni sono saltate per la crisi e il tempo stringe. Senza approvazione entro la fine del mese si sarà persa un’occasione unica.
“Il cambio di governo e di ministro ci preoccupa -conclude Ceccantini. L’augurio è che il prossimo governo riconosca l’importanza dello sport come elemento fondamentale nella vita dei cittadini. Un segnale importante in questo senso sarebbe il mantenimento del ministero dello Sport. Ci auguriamo inoltre che la riforma citata venga portata a termine nei tempi previsti”.
Ceccantini rivolge un ultimo appello al governo perché si impegni a definire forme concrete di sostegno per tutti gli enti che si trovano a gestire impianti sportivi: “non vorrei che con il riconoscimento dello status di collaboratore sportivo ci si dimenticasse di chi quel lavoro lo fornisce. Mi riferisco a tutti, enti e società, che con palestre e piscine chiuse e quindi con zero incassi, si trovano a dover far fronte al pagamento delle utenze e a tutte le spese connesse alla gestione delle strutture. Di queste realtà il prossimo governo si dovrà far carico cercando il modo di sostenerle”.
Fonte: Uisp - Ufficio stampa
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