Susanna Ceccardi, europarlamentare della Lega, interviene nella commissione Europa sul recovery fund in Toscana.
“Troppo spesso, spinti dall’entusiasmo di ricevere finanziamenti a pioggia, si leggono dichiarazioni legate al recovery fund che rischiano di caricare di aspettative eccessive i nostri concittadini. Con queste risorse, che sono sicuramente tante, non è detto che si potrà finanziare tutto quello che ci passa per la testa. E la comunicazione, in casi come questo, deve essere chiara e puntuale. Eppure, fin dalle regionali dell’estate scorsa, su questa narrazione si è impostata l’intera campagna elettorale della sinistra, che con le ipotetiche risorse del recovery fund ha promesso di fare, in Toscana, mari e monti. Promesse che al momento hanno come unica certezza soltanto le parole, come ha giustamente ricordato il Corriere Fiorentino questa mattina.
Non tutte le opere che sono state tirate in ballo in questi mesi avranno la possibilità di godere dei finanziamenti del recovery fund, non solo hanno una parte di condizionalità legate al debito ma anche e soprattutto ai piani di intervento, che devono riguardare sei aree precise: la transizione verde, la trasformazione digitale, la crescita sostenibile ed inclusiva, la coesione sociale, la salute e le politiche per i più giovani. I singoli progetti dovranno essere quindi vagliati dalla commissione europea e rientrare in uno di questi sei ambiti; senza dimenticare che ogni stato membro dovrà attuare una serie di riforme strutturali per attingere a questi fondi. Il piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) promosso dal dimissionario governo Conte, che deve ancora essere vagliato dalle camere, ha mostrato inolte una forte centralizzazione nella gestione delle risorse: questo purtroppo non può certo favorire ed entusiasmare gli amministratori locali, che sicuramente avrebbero meritato, a diritto, un maggiore coinvolgimento. Un livello di interfaccia regionale, infatti, credo avrebbe migliorato non solo la qualità delle proposte, ma certamente reso più penetrante il livello di efficacia del piano”.
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