Stiamo attraversando un’epoca di cambiamento che risente sicuramente degli effetti dell’emergenza sanitaria, ma anche di molti altri fattori esogeni, in primo luogo un profondo mutamento del mondo del lavoro e della gestione delle relazioni fra pari e intergenerazionali. Oggi più che mai prima di agire è opportuno fermarsi e riflettere, analizzare e per poi mettere a fuoco come agire.
Ciò è ancora più vero se si pensa alle politiche rivolte ai giovani, ad un universo per definizione fluido.
Mentre in passato il comune si era avvalso di indagini conoscitive sia qualitative che quantitative, oggi sente l’esigenza di cambiare il passo e tentare un nuovo approccio.
In questo momento istituzioni, associazioni e in generale realtà del terzo settore si interrogano su come possono creare un ambiente favorevole a promuovere il protagonismo giovanile.
L’obiettivo non è quello di creare risposte, ma di sostenere l’intraprendenza e l’autonomia dei ragazzi nella ricerca della propria strada.
Il comune di Montelupo ha quindi scelto di sperimentare una modalità innovativa presente nel progetto Upload dalla cooperativa Indaco: UPLOAD Digital Caffè.
Riunioni non formali, condotte da un facilitatore, che alimenta un confronto e discussione partendo da punti di vista insoliti. Gli incontri saranno dedicati a temi specifici e vedranno il coinvolgimento di persone con i ruoli più disparati: politici, operatori, artisti, imprenditori, assieme ai ragazzi.
Per cause di forza maggiore in questa fase i caffè (che si terranno rigorosamente dopo cena per sottolineare il clima informale) saranno "digital" nell'attesa di poter tornare a incontrarsi dal vivo.
«Grazie al network del terzo settore dell’Empolese Valdelsa, Valdarno inferiore Rete ERGO sperimentando in diversi contesti la modalità del "digital caffè" - racconta Tania Mariotti, della cooperativa Indaco proponente e gestore dell'UPLOAD Digital Caffè- e ci rivolgiamo a pubblici diversi; in generale si tratta di un "generatore di relazioni" positive, informali e scevre da ruoli; in questo caso specifico l'obiettivo ultimo è quello di ascoltare e confrontarsi sui vari temi della comunità, da punti di vista diversi, quello dei giovani, e al contempo progettare e modellare nuovi percorsi di cittadinanza attiva».
Un punto di vista condiviso dall'assessore alle politiche giovanili Simone Londi, «il mondo dei "Millennials"e della "generazione zero" è mutevole, fluido. Pochi anni di differenza possono creare approcci alla vita e bisogni completamente diversi. Le indagini sono sicuramente utili per fornire una fotografia, ma sono convinto che la costruzione di relazioni continuative possa essere molto più utile ed avere risultati di lungo periodo. Dunque intraprendiamo questa avventura che in una prima fase sarà su invito perché i gruppi devono comunque essere contenuti per motivi di gestione, ma non escludiamo a breve di prevedere un'apertura a candidature spontanee».
Fonte: Comune di Montelupo Fiorentino - Ufficio stampa
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