Con le dimissioni presentate lo scorso 26 gennaio e lo strappo definitivo con Italia Viva, si è di fatto conclusa l'esperienza politica come presidente del consiglio di Giuseppe Conte. Dopo due Governi, l'ultimo dei quali presieduto durante una delle più gravi crisi della storia della Repubblica, resta da definire il suo futuro. Non è escluso che possa intraprendere altre strade politiche, dentro o fuori il M5S, ma è certo che un 'Conte ter' non è al momento in agenda e che l'ex premier non farà parte di un nuovo Governo in veste di Ministro, così come filtrato da alcune agenzie stampa. Durante i concitati momenti istituzionali di questi giorni, Conte si è fatto da parte senza rilasciare dichiarazioni sul suo futuro.
In quanto dimissionario resterà in carica per l'ordinaria amministrazione in attesa di un nuovo premier, ma la sua esperienza politica 'di governo' sembra conclusa. Potrebbe far ritorno alla carriera universitaria? La legge lo permetterebbe, infatti in base alla L 383 del 1980 un docente che assume la carica di presidente del Consiglio entra in aspettativa obbligatoria, e può rientrare una volta concluso il mandato politico. Conte, che come è noto insegnava all'Università di Firenze, potrebbe quindi automaticamente riprendere la sua cattedra dal 22 febbraio. Ad auspicare questo passo è il rettore dell'Università di Firenze, Luigi Dei, che in un'intervista ha espresso soddisfazione per l'esperienza politica dei Governi Conte, ricordando che l'ex premier è stato motivo di orgoglio per l'Ateneo.
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