Fiorentina, rabbia Commisso: "Non metterò più soldi per lo stadio"

Rocco Commisso

Rocco Commisso non ha ancora digerito la decisione del Ministero sullo Stadio Artemio Franchi. Il patron della Fiorentina continua a premere su un impianto di proprietà, senza lesinare stoccate al Comune di Firenze.

A Radio Rai Commisso ha detto: "Dopo che il Comune di Firenze ha parlato di stadio per 15-20 anni, pensavo fosse preparato per lasciarmi fare qualcosa. Siamo partiti con Campo di Marte ma, dopo tre mesi, la sovrintendenza mi ha detto che non potevo fare quello che volevo. Anche in zona aeroporto altra buffonata, non erano pronti e volevano solo i miei soldi. Ora siamo al punto di prima".

"La sovrintendenza mi ha detto che non potevo fare quello che volevo e io ho risposto: se è un monumento, portate i soldi voi, perché ai monumenti deve pensarci lo Stato. Non metterò più soldi in questo stadio" ha detto ancora Commisso, prima di aggiungere: "Voglio lasciare qualcosa. Fra pochi giorni metteremo la prima pietra per il centro sportivo, che sarà il più grande d'Italia, con i suoi 26 ettari, e costerà 85 milioni; consideriamo che la struttura non rientra nel financial fair-play. Lo dissi quando arrivai che volevo lasciare qualcosa".

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