Ambrogiana 'seconda casa' degli Uffizi, l'ex Opg ritorna a vestirsi di bellezza

(foto gonews.it)

La Villa dell'Ambrogiana ritroverà la sua vocazione naturale con le opere d'arte che adesso sono nei magazzini delle Gallerie degli Uffizi. Quest'oggi è stata ufficializzato il 'Patto dell'Ambrogiana', come ha voluto chiamarlo il presidente della Regione Eugenio Giani. I sindaci dell'Empolese Valdelsa sono a disposizione per sostenere il rilancio della Villa medicea nel suo percorso di ristrutturazione e valorizzazione. Così da allontanare lo spettro di un passato da manicomio, ospedale psichiatrico giudiziario e poi Rems che non ha reso giustizia alla bellezza dell'opera.

Ha presenziato quest'oggi durante la visita anche il direttore degli Uffizi Eike Schmidt, che ha ribadito la volontà di portare gli Uffizi diffusi in tutta la Toscana. Di opere ancora non si parla, ma sicuramente saranno legate al periodo storico in cui la Villa nasce, ossia il Cinquecento. E dunque le opere coeve al Granducato di Ferdinando I de' Medici o Cosimo III per raccontare una storia collegata al luogo.

Il sopralluogo del Presidente della Regione Eugenio Giani è stato l’occasione per aprire le porte di questo luogo a tanti esponenti politici e tecnici per cominciare a ragionare concretamente del progetto.

Erano presenti i sindaci dell’Empolese Valdelsa, il consigliere regionale Enrico Sostegni e il senatore Dario Parrini, il vicedirettore del Demanio Alessio Casci, l’architetto Gabriele Nannetti della Sovrintendenza, membri del consiglio comunale di maggioranza e di opposizione, oltre ovviamente al sindaco Paolo Masetti a alla sua giunta.

"La rinascita della Villa dell'Ambrogiana e di quella di Careggi è l'inizio del percorso", spiega Schmidt. Il percorso degli Uffizi diffusi trova sicuramente una strada più spianata in altri luoghi, come ad esempio Palazzo Grifoni a San Miniato oppure il Museo Civico di Pescia. Altri luoghi da recuperare sono le Terme del Corallo di Livorno o l'Hotel Excelsior di Montecatini Terme, non con tutti questi secoli sulle spalle ma con tanta bellezza da trasmettere.

Continua Schmidt: "L’idea degli Uffizi diffusi non è nostra, ma di Cosimo I de'Medici e di Anna Maria Luisa de'Medici, che il 31 ottobre 1737 lega il patrimonio mediceo alla Toscana e alla sua capitale. Questa è la vocazione della Galleria e questa idea ci consentirà di dare visibilità alle tante opere conservate nei nostri depositi, che potranno tornare nei loro luoghi originari.

Qui all’Ambrogiana fra il 1600 e il 1700 si trovavano centinaia di opere e questo è il luogo giusto dove riportarle. Il nostro parte proprio dalla rinascita di due luoghi simbolo: la villa dell’Ambrogiana e la villa di Careggi.

Arricchendo le collezioni con opere che possano raccontare la storia del luogo, collegate, nel caso concreto, con Ferdinando I e Cosimo III de'Medici.

Io sono sempre molto ottimista. L’idea degli Uffizi Diffusi è antica e possiamo finalmente attualizzarla.

Non mi scoraggio e credo che ci siano le condizioni per raggiungere questo obiettivo importante in tempi relativamente brevi. In questi anni qualcosa si muove e quindi noi ci impegniamo per accelerare i tempi, consapevoli che ci siano interventi da fare sulla villa; per questo siamo già al lavoro per predisporre i progetti e avviare l’attività di reperimento dei finanziamenti".

"L'Ambrogiana è l'unica villa medicea appoggiata sull'Arno, ritorna all'espressione della bellezza dopo essere stata luogo per la cura dei malati di mente. Questo progetto rappresenta una delle indicazioni più classica degli Uffizi Diffusi. L'incontro di oggi è una tappa molto importante verso il protocollo d'intesa per cui Eike Schmidt passerà alla storia", spiega Giani.

"La villa di Careggi è il progetto più concreto, abbiamo i soldi, lo stiamo ricalibrando anche come impiantistica secondo quanto dicono i tecnici degli Uffizi. Da 15 anni non c'era più niente, abbiamo le date. Per fine del 2022 Limonaia e Giardino aperto, struttura aperta per fine 2024. Se riusciamo a mantener fede agli impegni per il Recovery Fund ci sono anche le Terme del Corallo di Livorno. È molto stringente il progetto delle Terme di Montecatini. Vedo anche l'intervento significativo a Poppi, molto interessante a Pescia, stanno crescendo le proposte da tutta la Toscana. Stanno arrivando proposte da tutta la Toscana".

Sui dettagli del complesso mediceo, interviene il sindaco Paolo Masetti: "Merita un recupero pieno, sia per la comunità di Montelupo che per l'umanità intera. L'Ambrogiana non potrà farcela prima di altre sede perché serve un importante recupero, comunque è obbligatorio che sia fondamentale l'apporto di tutte le istituzioni". Difficile parlare di contributi per il restauro: "Valuteremo per una verifica e una valutazione di questo tipo, l'importante è l'intento. Avremo modo di accedere a risorse aggiuntive (Recovery Fund, Ndr) in questo momento epocale, li troveremo con facilità".