Una commemorazione che vuole durare più di un giorno, un anno, un’epoca e forse più. L’istituto comprensivo Don Lorenzo Milani di Barberino Tavarnelle accende i riflettori sulla Giornata della Memoria per ricordarne gli obiettivi e i contenuti tutti i giorni. E affermare l’importanza di fare dei ragazzi e delle ragazze i nuovi custodi della memoria dolorosa degli orrori della Shoa. La memoria nella scuola si costruisce attraverso un processo di educazione civica e formazione laboratoriale, occasioni di studio, opportunità di conoscenza che coinvolgono gli studenti in maniera diretta. E’ ciò che emerge dal lavoro dell’Istituto comprensivo Don Lorenzo Milani nell’ambito del calendario delle iniziative di commemorazione, previste il 27 gennaio, promosse dal Comune in collaborazione con la scuola e le associazioni del territorio.
L’evento si aprirà mercoledì 27 dalle ore 9.30 alle ore 12.30 presso l’Istituto comprensivo con la “Piccola Staffetta della Memoria”, un percorso all’interno del curricolo di educazione civica, con la partecipazione degli allievi della scuola secondaria. Gli studenti delle terze classi coinvolgeranno i compagni delle altre classi con una sequenza serie di video preregistrati e letture estemporanee per piccoli gruppi sul tema dell’Olocausto e del razzismo.
Alle ore 18 sotto la guida di Massimo Salvianti, attore di arca Azzurra Teatro, il Consiglio comunale delle ragazze e dei ragazzi dell’Istituto comprensivo interpreta brani tratti dalle pubblicazioni di Liliana Segre. L’evento “Fino a quando la mia stella brillerà – Le parole di Liliana Segre” sarà disponibile sulla pagina Fb e il canale YouTube dell’Istituto comprensivo di Barberino Tavarnelle. “E’ un lavoro che racconta attraverso un video la Shoa - spiega Massimo Salvianti – con le parole della testimone italiana per eccellenza, la senatrice a vita Liliana Segre, instancabile, incrollabile, stimatissima per la sua volontà di tramandare, di dare conto, di mostrare il carico di dolore che ormai quasi ottanta anni fa ha sfregiato l'Europa intera, con i campi di concentramento nazisti, con Auschwitz, con i numeri tatuati sul braccio, con le camere a gas, i forni crematori”. Protagonisti i ragazzi e le ragazze del Consiglio Comunale che interpretano ciascuno un breve brano dalle numerose pubblicazioni di Liliana Segre, ne narrano la storia, le posizioni, le idee davanti a una macchina da presa, in maniera semplice e lineare. “Un percorso preciso – precisa Massimo Salvianti - certamente non esaustivo ma sicuramente significativo sull'universalità della storia narrata e insieme la sua assoluta unicità”. Massimo Salvianti cura la regia e la creazione del video in ogni suo aspetto tecnico e contenutistico, con la collaborazione dei professori Lucia Salvietti e Alessio Cecchi. Soddisfatti del lavoro anche i ragazzi che affermano di aver potuto conoscere la figura di Liliana Segre, il suo percorso biografico grazie a questo percorso didattico e laboratoriale. “Liliana Segre – aggiungono gli studenti Alessio, Giulia, Gherardo, Sara - è una donna forte che ha sofferto tantissimo e nell’angoscia della sua condizione riusciva ad individuare soluzioni per andare avanti, per sopravvivere, con questo laboratorio abbiamo conosciuto Liliana Segre, cosa ha fatto e l’esempio che ci trasmette. Oggi ci sentiamo fortunati a vivere nella libertà il nostro diritto alla conoscenza, allo studio”.
Fonte: Ufficio Stampa Associato del Chianti fiorentino
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