La Giunta regionale Toscana si faccia carico di rappresentare al governo la propria contrarietà alla reintroduzione della dicitura genitore 1 e genitore 2 sulle carte d’identità elettroniche dei minori.
E’ l’impegno contenuto in una mozione presentata dal consigliere regionale della Lega Marco Casucci e sottoscritta anche da altri componenti del gruppo consiliare.
“Padre e madre non sono semplici parole, né concetti astratti o peggio ancora discriminatori. Sono ruoli sociali di fondamentale importanza, tanto più in una fase di profonda incertezza come quella che sta vivendo l’Occidente. Ma evidentemente – spiega Casucci - c’è chi pensa che quelle parole siano macigni che pesano sulle spalle dei bambini. Dietro le motivazioni ufficiali, cioè l’adeguamento al quadro normativo europeo, c’è chiaramente la volontà di rendere neutra la genitorialità. In nome del politicamente corretto si tenta nuovamente mdi rimettere in discussione uno dei capisaldi della società: la famiglia imperniata sui ruoli della madre e del padre. Nel 2015 ci provò l’allora governo Renzi a cancellare con un colpo di cimosa i due termini, sostituendoli con i generici genitore 1 e 2, e ci volle l’intervento dell’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini per ritornare alle dizioni che ci accompagnano da sempre. Non si strumentalizzino i bambini, millantando di volerli difendere dalle discriminazioni, per portare avanti un disegno finalizzato a indebolire il concetto di famiglia”, conclude Casucci.
Fonte: Ufficio stampa
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