Un difensore per la gente comune. Per chi ha problemi con la pubblica amministrazione, per chi si trova a lottare contro le “bollette pazze” dei gestori di luce, gas e acqua. E’ questo quel che fa il Difensore civico. In Svezia, questa figura di garanzia, esiste fin dal 1800. Da noi è arrivata molto più tardi: prima c’era un punto di riferimento in quasi ogni Comune. Adesso il difensore civico è regionale. Uno, unico, per ogni regione. Sandro Vannini è la figura di garanzia per la Toscana. Per i toscani.
Vannini sarà ospite questa sera nella trasmissione La Stanza di Vetro in onda su Clivo Tv (canale 680) dalle 21,40. Racconterà la sua attività, qualche caso particolare (“a me stesso, tempo fa, è arrivata una bolletta del gestore dell’energia elettrica spropositata: 19mila euro. Era uno sbaglio. Di casi simili ne succedono diversi, l’ufficio del difensore civico lavora proprio per proteggere e garantire il cittadino che si trova davanti a questioni come questa”, racconta).
E poi ci sono tutti i casi legati alla sanità, soprattutto in quest’anno in cui la lotta al Covid ha rallentato o, in alcuni casi addirittura sospeso, le altre prestazioni, le cosiddette “ordinarie”.
Sarà l’occasione per capire quando e come ci si può rivolgere al Difensore civico regionale. E soprattutto dove. “La distanza tra la nostra attività e i cittadini è importante – spiega Sandro Vannini – più si è vicini, più la gente ci sente raggiungibili. Per questo abbiamo già aperto alcuni sportelli locali e abbiamo in programma di aprirne altri, per essere sempre più presenti sul territorio”.
D’altra parte l’importanza dell’attività del difensore civico la raccontano i numeri, sempre in crescita: sono state 1940 le pratiche presentate nel corso del 2020 dai cittadini agli uffici regionali. Numero che sale a 2400 con le istanze di conciliazioni, che hanno portato a rimborsi per diverse migliaia di euro e che riguardano soprattutto per il settore idrico.
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