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Come funziona il servizio farmaceutico diurno e quello notturno in città

Le farmacie devono garantire il servizio di distribuzione farmacologico in ogni area geografica del territorio italiano, capillarmente. L’attività farmaceutica, che in termini legali viene detta attività di dispensazione al dettaglio di medicinali, rappresenta un elemento essenziale del nostro Servizio Sanitario Nazionale (SSN), soprattutto per la gestione di situazioni di emergenza.

Trovare la farmacia più vicina

Trovare una farmacia nelle varie città è davvero molto semplice, poiché online sono consultabili facilmente numerosi siti web che permettono di trovare con pochi click la farmacia più vicina in una determinata zona. Per cui, tutti i possessori di uno smartphone con connessione ad internet, potranno scrivere “farmacia più vicina” oppure “farmacia aperta nelle vicinanze” e in seguito comparirà un elenco con tutti gli indirizzi da considerare, con relativi recapiti telefonici. Per merito della tecnologia, quindi, si eviterà di perdere tempo prezioso per scoprire dove si trova la farmacia più vicina.

Guardia farmaceutica o farmacia di turno

A rotazione, tutte le farmacie presenti in un particolare ambito territoriale, devono garantire l’apertura durante la notte, le domeniche e negli altri festivi. Questo accade perché potrebbe essere necessario l’acquisto, da parte di chi ne ha urgente bisogno, di alcuni farmaci salvavita.

Ciascuna ASL ha il compito di coordinare le farmacie del rispettivo ambito territoriale di competenza: ne stabilisce i turni diurni, notturni e festivi dopo aver sentito le municipalità coinvolte, l’ordine provinciale dei farmacisti e le organizzazioni di categoria. In definitiva, sarà la ASL a decidere quali sono le farmacie più vicine aperte oggi, e quindi le farmacie che sono di turno.

I farmaci urgenti che le farmacie di turno devono dispensare

Non esiste una vera e propria lista di farmaci salvavita. Sarà il medico a stabilire se un farmaco lo sia o meno, a seconda della situazione, e lo scriverà sulla ricetta consegnata al suo paziente. Anche farmaci molto comuni, solitamente somministrati per abbassare la febbre, in determinate circostanze, se il medico lo ritiene, potrebbero salvare la vita a qualcuno. Durante il turno, la farmacia potrà però dispensare tutti i farmaci, non solo quelli urgenti.

Sovrapprezzo o no per i farmaci urgenti?

La precisazione tra urgenti e non urgenti è fondamentale per capire a quali farmaci dovrà essere applicato il sovrapprezzo. Infatti, le farmacie di turno la notte, la domenica o nei festivi, se si trovano a dover somministrare dei farmaci che non sono – secondo prescrizione medica – urgenti, potrebbero applicare un sovrapprezzo, anche se è facoltativo. Spesso capita, infatti, che il proprio farmacista di fiducia decida di non applicarlo anche se si va in farmacia per acquistare delle caramelle per la gola. Se invece si è in viaggio, in una città lontano da casa e si è costretti a cercare la farmacia più vicina, è bene sapere che esista un sovrapprezzo che il farmacista può applicare secondo la legge vigente. Il sovrapprezzo è a carico del Sistema Sanitario Nazionale e varia dai 7,50 € ai 10 € per le farmacie situate in aree rurali.

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