Piano Strategico Metropolitano, le richieste dall'Empolese Valdelsa in cerca di finanziamenti

Gli obiettivi, le istanze e le peculiarità degli undici Comuni dell’Unione Empolese Valdelsa entrano nel Piano Strategico Metropolitano a conclusione di un percorso partecipativo e di confronto portato avanti in queste settimane.

Dopo tre anni dalla sua approvazione, la Città Metropolitana di Firenze sta aggiornando il Piano Strategico Metropolitano, strumento pianificatorio di indirizzo socio-economico e territoriale utile ad individuare le principali strategie di sviluppo per la Metrocittà. In occasione di questo percorso di monitoraggio e aggiornamento, rivolto a tutti i cittadini nella fase di stesura del Piano, i sindaci dell’Unione hanno raccolto le priorità dei loro territori.

«Abbiamo fatto un lavoro di sintesi per individuare le nostre priorità strategiche – spiega Giacomo Cucini, sindaco di Certaldo, delegato alla pianificazione territoriale dell’Unione e consigliere metropolitano -, cercare di inserirle nell’aggiornamento per poter essere pronti ad accedere, con progetti chiari e condivisi, a eventuali finanziamenti. Penso al ‘recovery’, ma non solo. A nome di tutta l’Unione posso esprimere grande soddisfazione perché i nostri obiettivi sono stati recepiti per la quasi totalità dal piano strategico».

«Ancora una volta – aggiunge Cucini – il nostro territorio ha dimostrato di essere coeso. Siamo stati in grado di far entrare nella pianificazione metropolitana i bisogni dell’Empolese Valdelsa. È il primo elemento sostanziale per raggiungere i nostri traguardi».

«Per cogliere l’opportunità di finanziamento con fondi europei, nazionali e regionali dei prossimi anni abbiamo bisogno di idee chiare e progetti. Per l’Empolese Valdelsa - sottolinea il sindaco di Empoli Brenda Barnini, vicesindaco della Città Metropolitana di Firenze – è una grande sfida e il modo in cui ci siamo mossi per l’aggiornamento del piano strategico metropolitano dimostra che siamo coesi le nostre proposte conquistano lo spazio che meritano».

Ecco i temi generali della pianificazione: digitalizzazione; implementazione della banda larga; efficientamento energetico e connessione delle aree industriali; rigenerazione urbana e riutilizzo dei grandi immobili e delle aree in stato di degrado.

Più sullo specifico c’è il tema della sicurezza idraulica, ovviamente il fiume Arno, ma è stato inserito anche l’asse del fiume Elsa.

Per una connessione maggiore fra il territorio dell’Empolese Valdelsa e quello fiorentino si pensa a investimenti sulla mobilità dolce e ciclabile, aumento degli Hub multimodali (che agevolano l’uso combinato di più mezzi di trasporto, come treni e bus), estensione del “biglietto unico integrato”, dunque una intermodalità dei trasporti.

Si è parlato e inserito nel piano anche l’implementazione delle terme di Gambassi, uniche terme metropolitane; investimenti nell’area del Padule di Fucecchio.

Grande importanza al tema degli ‘Uffizi diffusi’ con la riqualificazione strutturale della Villa dell’Ambrogiana a Montelupo, ma anche un progetto speciale per un nuovo modello di valorizzazione di Centri Commerciali Natuali e dei borghi storici nel post pandemia.

Si pensa anche a un nuovo modello di retail per valorizzare negozi di vicinato.

Alcuni temi erano emersi nell’incontro sul Recovery Plan con le associazioni di categoria.

Fra questi anche quello che l’Empolese Valdelsa potrà ospitare ‘isole’ per la formazione professionale, in particolare nel settore moda, per tutta l’area fiorentina e metropolitana. Confermata, infine, la grande attenzione al tema green, all’implementazione del verde urbano.

Fonte: Unione dei Comuni Circondario Empolese Valdelsa

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