Non erano bombe ma macchine fotografiche 'fai-da-te': altro ritrovamento a Capannori

Dopo l'allarme bomba di stanotte, stamattina a Capannori, in località Colle di Compito, presso il Lago della Gherardesca, un appassionato di “birdwatching”, nonché dipendente della società “Sistema Ambiente”, ha notato un manufatto uguale a quello rinvenuto la sera prima nel centro di Lucca da un suo collega operatore ecologico.

La DIGOS ha effettivamente constatato la presenza di una lattina, completamente avvolta da nastro adesivo nero, assicurata con delle fascette in plastica alla grata della finestra di una piccola struttura in muratura uguale a quella della sera precedente, utilizzata per osservare la fauna lacustre.

Gli artificieri della Polizia di Stato hanno provveduto al recupero in sicurezza del congegno e, constatata l’inoffensività dello stesso, si è potuto accertare che si trattava di una lattina da 66 cl, contenente all’interno un foglio di carta fotografica.

Gli approfondimenti degli investigatori della Digos hanno consentito di appurare che tali congegni sono in realtà rudimentali macchine fotografiche a foro stenopeico con le quali viene adottata la tecnica della solargrafia, ovvero all’interno della lattina, sulla quale viene praticato un piccolo foro che funziona da obiettivo, viene inserita della carta fotosensibile e lasciandola appesa vengono catturate immagini create dal passaggio del sole nell’arco di più giorni.

Sono in corso accertamenti finalizzati all’identificazione dell’artefice degli oggetti rinvenuti in questa provincia, per valutare i profili di responsabilità penale.

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