Arnovecchio aperto al pubblico, ingresso libero per il birdwatching

Frosone (foto Paolo Caciagli)

Dopo alcune settimane di pausa legate alle prescrizioni sanitarie, l’oasi di Arnovecchio, gestita dal Centro RDP Padule di Fucecchio per conto del Comune di Empoli, ha ripreso i normali orari di apertura al pubblico per il ‘Birdwatching invernale’: nel mese di gennaio il sabato con orario 14-17 e la domenica con orario 9-12, sempre ad ingresso libero contingentato e in sicurezza.

Da dicembre a febbraio la piccola area umida offre rifugio ad anatre selvatiche e ad altri uccelli acquatici come il Cormorano, che pesca nelle acque profonde del lago e poi approfitta dei posatoi per asciugarsi platealmente le ali.

Oltre a lui, si immergono più o meno abilmente anche la Folaga, il Tuffetto e lo Svasso maggiore; sulle rive riposano spesso esemplari di Airone cenerino e di Airone Guardabuoi, oltre a rapaci come la Poiana e lo Sparviere.

In questo periodo vengono rifornite anche le mangiatoie invernali, che rappresentano per i piccoli uccelli un aiuto importante contro i rigori invernali e per i birdwatchers una buona occasione per osservarli molto più da vicino.

Alle mangiatoie di Arnovecchio già si affollano coloratissime Cinciallegre e Cinciarelle, Capinere, Pettirossi e Fringuelli, in attesa dei più rari ospiti nordici (il Frosone e la Peppola) che arrivano solo con il grande freddo.

All’interno dell’area, alcune semplici norme consentono di passeggiare in sicurezza: per tutti obbligo di mascherina di protezione, di utilizzo del gel disinfettante e di mantenere la distanza interpersonale di un metro e ottanta.

Durante le visite è possibile anche entrare, in numero contingentato, nei capanni di osservazione presenti lungo il percorso, portandosi da casa un binocolo personale per vedere gli ospiti alati del lago e del bosco ripariale.

Ad accogliere i visitatori nell’oasi c’è sempre una Guida Ambientale del Centro RDP Padule di Fucecchio, da contattare anche per altre informazioni sull’area e sugli orari di apertura (email fucecchio@zoneumidetoscane.it); gli interessati possono anche visitare la pagina Facebook dedicata all’indirizzo /oasidiarnovecchio.

L’area di Arnovecchio, collocata in un paleomeandro dell’Arno rettificato nel corso del XVI secolo per volere di Cosimo I de’ Medici, fu interessata in tempi più recenti da attività estrattive per la produzione di ghiaia, che portarono alla formazione di alcuni bacini lacustri.

Attualmente è caratterizzata da un mosaico di ambienti diversi che, sebbene di origine artificiale, con il progressivo abbandono delle attività produttive sono andati incontro a processi spontanei di naturalizzazione; le cave in particolare sono state colonizzate da numerose specie faunistiche e floristiche.

Nella parte di proprietà comunale (ex Cava Pierucci) è stato realizzato un sentiero natura dotato di strutture che facilitano l'osservazione di piante ed animali selvatici e concepito per una completa accessibilità anche da parte di persone con difficoltà motorie o non vedenti: oltre a quattro osservatori della fauna ci sono infatti cartelli illustrativi e pannelli tattili con ambienti, piante ed animali in rilievo e testi in alfabeto braille.

Fonte: Comune di Empoli - Ufficio stampa

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