Dopo alcune settimane di pausa legate alle prescrizioni sanitarie, l’oasi di Arnovecchio, gestita dal Centro RDP Padule di Fucecchio per conto del Comune di Empoli, ha ripreso i normali orari di apertura al pubblico per il ‘Birdwatching invernale’: nel mese di gennaio il sabato con orario 14-17 e la domenica con orario 9-12, sempre ad ingresso libero contingentato e in sicurezza.
Da dicembre a febbraio la piccola area umida offre rifugio ad anatre selvatiche e ad altri uccelli acquatici come il Cormorano, che pesca nelle acque profonde del lago e poi approfitta dei posatoi per asciugarsi platealmente le ali.
Oltre a lui, si immergono più o meno abilmente anche la Folaga, il Tuffetto e lo Svasso maggiore; sulle rive riposano spesso esemplari di Airone cenerino e di Airone Guardabuoi, oltre a rapaci come la Poiana e lo Sparviere.
In questo periodo vengono rifornite anche le mangiatoie invernali, che rappresentano per i piccoli uccelli un aiuto importante contro i rigori invernali e per i birdwatchers una buona occasione per osservarli molto più da vicino.
Alle mangiatoie di Arnovecchio già si affollano coloratissime Cinciallegre e Cinciarelle, Capinere, Pettirossi e Fringuelli, in attesa dei più rari ospiti nordici (il Frosone e la Peppola) che arrivano solo con il grande freddo.
All’interno dell’area, alcune semplici norme consentono di passeggiare in sicurezza: per tutti obbligo di mascherina di protezione, di utilizzo del gel disinfettante e di mantenere la distanza interpersonale di un metro e ottanta.
Durante le visite è possibile anche entrare, in numero contingentato, nei capanni di osservazione presenti lungo il percorso, portandosi da casa un binocolo personale per vedere gli ospiti alati del lago e del bosco ripariale.
Ad accogliere i visitatori nell’oasi c’è sempre una Guida Ambientale del Centro RDP Padule di Fucecchio, da contattare anche per altre informazioni sull’area e sugli orari di apertura (email fucecchio@zoneumidetoscane.it); gli interessati possono anche visitare la pagina Facebook dedicata all’indirizzo /oasidiarnovecchio.
L’area di Arnovecchio, collocata in un paleomeandro dell’Arno rettificato nel corso del XVI secolo per volere di Cosimo I de’ Medici, fu interessata in tempi più recenti da attività estrattive per la produzione di ghiaia, che portarono alla formazione di alcuni bacini lacustri.
Attualmente è caratterizzata da un mosaico di ambienti diversi che, sebbene di origine artificiale, con il progressivo abbandono delle attività produttive sono andati incontro a processi spontanei di naturalizzazione; le cave in particolare sono state colonizzate da numerose specie faunistiche e floristiche.
Nella parte di proprietà comunale (ex Cava Pierucci) è stato realizzato un sentiero natura dotato di strutture che facilitano l'osservazione di piante ed animali selvatici e concepito per una completa accessibilità anche da parte di persone con difficoltà motorie o non vedenti: oltre a quattro osservatori della fauna ci sono infatti cartelli illustrativi e pannelli tattili con ambienti, piante ed animali in rilievo e testi in alfabeto braille.
Fonte: Comune di Empoli - Ufficio stampa
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