Consorzio Tutela Pecorino Dop, Saccardi: "Molto bene l'ingresso di nuove aziende"

Stefania Saccardi

C’è una nuova sinergia tra i componenti della filiera produttiva del Pecorino Toscano Dop. Con il 2021 il Consorzio di Tutela ha deciso di promuovere l’ingresso di nuove aziende, anche attraverso facilitazioni economiche valide non solo per i nuovi soci ma anche per quelli che fanno già parte del Consorzio.

Uno degli obiettivi è che entrino a far parte del Consorzio anche molti allevatori, da soli o tramite le proprie rappresentanze, ed anche altri caseifici, specialmente quelli di dimensione più piccola, che possono beneficiare maggiormente di una sinergia tra le aziende.

“Accolgo con molta soddisfazione questa notizia – dice la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – che si inserisce nell’alveo della collaborazione proficua tra le imprese, le loro associazioni, i Consorzi di Tutela e le istituzioni, da qualche anno ancor più forte, con l’intento comune di sostenere lo sviluppo equilibrato di una delle filiere, quella ovicaprina da latte (ma anche da carne), appunto, così strategica per l’identità e la tenuta dei nostri territori rurali".

"Ci auguriamo - continua Saccardi - che la partecipazione nel Consorzio di tutti i soggetti della filiera sia sempre più alta e soprattutto ci sia una sempre maggiore rappresentanza di quegli attori che occupano gli anelli più a monte. È linfa utile per il Consorzio del Pecorino Toscano Dop, dove vengono concertati le strategie, gli obiettivi e le azioni per far sì che questo prodotto abbia sempre maggiore successo sui mercati nazionali e soprattutto internazionali”.

Ad oggi sono 842 le aziende di allevamento inserite nel sistema e certificati dall’organismo di controllo incaricato dal Consorzio. Di queste, 171 sono socie del Consorzio stesso.

Nel 2020 il latte ovino della zona di origine lavorato dai caseifici è stato di oltre 36 milioni di litri, 19 milioni dei quali lavorati a Pecorino Toscano Dop.

Il Pecorino Toscano Dop prodotto nel 2020 è stato circa 3 milioni e 365mila chili e rappresenta uno dei prodotti di punta del paniere agroalimentare toscano di qualità.

Fonte: Regione Toscana

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