Panettoni dai lavoratori della Sacci per le famiglie bisognose

Ancora un'occasione a Greve in Chianti per incontrare quella mano che istituzioni e comunità tendono unite verso chi si trova in condizioni di maggior bisogno e di coloro per cui l'emergenza si avverte in maniera più forte. La solidarietà che non nasce con il Coronavirus ma si rafforza in un tessuto, dove da tempo sono radicate esperienze solidali, assume nel Chianti nuovi volti, nuove declinazioni legate ad esperienze che confermano la volontà di esprimere vicinanza ai soggetti fragili. Dalla generosità dei lavoratori in cassa integrazione del cementificio Sacci, promotori da quasi tre mesi di un presidio di protesta aperto h24 nei pressi dello stabilimento di Testi, arriva la donazione di una cinquantina di panettoni, regalo ‘inaspettato’ per i dipendenti da parte dell'azienda Buzzi Unicem. I dessert natalizi sono stati offerti dai dipendenti della Sacci al sindaco Paolo Sottani all'assessore Ilary Scarpelli perché siano distribuiti alle famiglie più bisognose.

"Ringraziamo i lavoratori, che già versano in una situazione di grande incertezza per il loro futuro - dichiara il sindaco Paolo Sottani - per il loro gesto pieno di sensibilità dedicato alle famiglie del territorio che risentono degli effetti negativi della pandemia, abbiamo deciso di ridistribuire i panettoni alle famiglie particolarmente numerose che hanno richiesto l'accesso ai buoni spesa e da giovedì provvederemo alla consegna attraverso il personale comunale". I panettoni sono stati consegnati all'amministrazione comunale dalle rappresentanze sindacali Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil.

Dall'inizio della pandemia la rete di aiuto tra le persone ha costituito un elemento essenziale. La capacità del Comune e della comunità grevigiana di mobilitarsi per le persone più vulnerabili si è espressa in vari modi. "Abbiamo praticato insieme forme di protezione civile per consegnare generi alimentari e farmaci agli anziani o alle persone ritenute bisognose di intervento - ha specificato l'assessore alle Politiche sociali Ilary Scarpelli - abbiamo sacrificato i nostri rapporti familiari per ridurre il rischio di contagio e proteggere e tutelare i soggetti deboli, in altri casi ancora la solidarietà è stata intesa e messa in atto come regalo sospeso o espressione di vicinanza e di presenza urbana, oltre che con le tante iniziative sociali e culturali on line, organizzate a distanza".

Ma nel momento in cui restare vicini agli altri può costituire un rischio Greve in Chianti sperimenta nuove pratiche di prossimità per esprimere solidarietà a distanza. Per lo storico ristorante di San Polo in Chianti "Paglietta", inattivo da circa un anno, la grammatica dell'esserci porta i titolari ad investire le risorse previste per la riapertura della pizzeria, a metà gennaio, in una poderosa azione di sostegno, realizzata in stretta collaborazione con il Comune e le parrocchie finalizzata a dare risposte ai bisogni delle famiglie in difficoltà. L'idea dei proprietari Aldo e Stefano è quella di inaugurare il locale con un evento speciale, in programma sabato 9 gennaio, a partire dalla mattina. "60 pizze e altrettante bibite saranno sfornate - precisa Stefano Taglietti - a coloro che soffrono per dare un segnale positivo in un momento difficile del nostro paese". Le famiglie sono state individuate dall'ufficio Servizi Sociali del Comune. "Il contatto fisico e l'abbraccio sono fondamentali e insostituibili - aggiunge l'assessore Scarpelli - ma in questo momento possiamo continuare a realizzare un'alternativa solidale raggiungendo il bisogno dove si manifesta anche attraverso la condivisione di un gesto simbolico, un sorriso, un'emozione". "Dobbiamo continuare ad allearci contro la nuova povertà, aggravata purtroppo dalle conseguenze della pandemia - conclude il primo cittadino - solo l'interazione tra istituzioni e società civile può davvero realizzare forme di solidarietà concreta e mirata".

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