ANBI, l’Associazione Nazionale Bowling e Intrattenimento costituita da un gruppo di imprenditori del settore, sotto la guida del presidente Marco Raganini, ha incontrato da subito l’adesione convinta di Jan Lemstra, il titolare del Bowling di San Romano. Qui da anni si realizzano le più diverse attività all’insegna dello sport e del divertimento. Da sempre il centro bowling è sensibile e attivo nei riguardi della socializzazione avendo al centro del proprio interesse le famiglie.
“Molto del nostro lavoro – dice Lemstra - è orientato a rispondere alla voglia di divertimento di giovani e meno giovani ma anche di altre categorie, disabili, giocatori e studenti. Siamo luoghi importanti nel difficile compito della socializzazione e del sano divertimento, e di questo ne siamo ben consapevoli.”
Per citare solo l’attività degli ultimi anni, Lemstra e il suo staff hanno promosso iniziative legate alle Associazioni di volontariato e assistenza per disabili mentali e fisici consentendo loro di organizzare serate, dandosi appuntamento nel centro bowling a giocare e a divertirsi insieme. Poi i tanti compleanni che vi si festeggiano per piccoli e meno piccoli che si cimentano tra strike e spare.
E non manca l’attività sportiva che vede le piste del bowling ospitare manifestazioni ed eventi organizzati dalla FISB – Federazione Italiana Sport Bowling.
Dopo oltre sessant’anni di attività del bowling in Italia gli imprenditori del settore hanno compreso quanto oggi sia importante unirsi per far sentire la propria voce e Jan Lemstra ha ben presente come questa esigenza sia significativa.
“Stiamo muovendo i primi passi – continua Lemstra - ma non è facile vista la situazione emergenziale. Gli impianti di bowling sono in grave sofferenza in tutta Italia. Il nostro comparto non è mai stato indicato nei vari DPCM, considerato il più delle volte come sale giochi quando la nostra identità è ben diversa. Dal lockdown di fine febbraio ci è stato concesso di riaprire parzialmente nel nostro peggior periodo lavorativo (luglio 2020). E abbiamo sostenuto tante spese per mettere i nostri locali in sicurezza. Ma la chiusura disposta a metà ottobre ci ha messo ancora di più in difficoltà. Molti di noi sono impossibilitati a sostenere la situazione e stanno meditando lo smantellamento delle loro attività.”
Con l’ANBI siamo partiti solo da un paio di settimane e già i primi segnali positivi sono evidenti: quasi 60 gli impianti che hanno aderito e notevole è l’interesse di altre Associazioni di categoria. L’obiettivo è ambizioso, essere l’Associazione di riferimento dell’intero comparto. E gli obiettivi sono ben chiari a Jan Lemstra:
“Unirsi per fare in modo, da subito, che sia riconosciuto il nostro diritto nella determinazione dei Ristori, per sopravvivere e avere almeno una possibilità di riprendere il nostro lavoro e continuare a far divertire coloro che decidono di entrare nei nostri locali.”
Jan Lemstra.
Fonte: Ufficio Stampa
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