Enrico Pieri, superstite della strage di Sant'Anna di Stazzema del 12 agosto 1944, è Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito, motu proprio, trentasei onorificenze al Merito della Repubblica Italiana a cittadine e cittadini che si sono distinti per atti di eroismo, per l'impegno nella solidarietà, nel volontariato, per l'attività in favore dell'inclusione sociale, nella cooperazione internazionale, nella promozione della cultura, della legalità e del diritto alla salute.
Il Presidente Mattarella ha individuato, tra i tanti esempi presenti nella società civile e nelle istituzioni, alcuni casi significativi di impegno civile, di dedizione al bene comune e di testimonianza dei valori repubblicani.
Enrico Pieri, 86 anni (Sant’Anna di Stazzema - LU), Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: "Per l’impegno, di tutta una vita, a favore della tutela della memoria, della diffusione della conoscenza storica e della difesa dei principi alla base della convivenza democratica"
Superstite e testimone dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema: aveva dieci anni il 12 agosto del ‘44 quando, nascosto sotto la scala vide morire per mano nazista i genitori, due sorelle, nonni, zii e cugini. È Presidente dell’associazione “Martiri di Sant’Anna di Stazzema” e ha donato all’associazione la sua casa di infanzia, la stessa in cui fu sterminata la famiglia, per favorire incontri e dare spazio alle delegazioni di studenti e ricercatori che si recano a Sant’Anna per informarsi e approfondire la conoscenza storica. E proprio ai più giovani Enrico non si stanca di raccontare di quella strage, mettendoli in guardia da ideologie e nazionalismi. Così si esprime: “Viviamo da 76 anni in una condizione di pace e benessere grazie a tutte le persone che hanno pagato per la guerra. Non dobbiamo perdere la memoria, la dobbiamo tenere viva”. Emigrato in Svizzera, dove ha vissuto per 32 anni, è stato militante attivo nell’organizzazione “Colonia Libera Italiana”. Per il suo impegno ha ricevuto nel 2011 il premio di Cittadino europeo dell’anno dal Parlamento europeo.
Alla Toscana sono state assegnate due Onorificenze al Merito della Repubblica Italiana. L'altra è stata assegnata a è Valeria Parrini "Per il prezioso contributo che, da molti anni, offre sul tema della sicurezza dei lavoratori".
Enrico Pieri Commendatore al Merito, Giani e Nardini: "Orgoglio per la Toscana"
“Come toscano prima che come presidente della Toscana mi sento onorato per questo riconoscimento a un grande testimone della memoria”. Così il presidente Eugenio Giani appresa la notizia della nomina da parte del presidente della Repubblica a commendatore di Enrico Pieri, superstite e testimone della strage nazifascista di Sant'Anna di Stazzema del 12 agosto 1944.
“Accogliamo con orgoglio la nomina a commendatore di Enrico Pieri – prosegue Giani - come un segno di grande rispetto per la sua storia di superstite e testimone di una delle più efferate stragi nazifasciste; un segno di rispetto per i familiari delle vittime, per la storia di Sant’Anna di Stazzema che tiene vivo con tenacia il ricordo della sua ferita, per i toscani e la Toscana tutta.
“Il gesto del presidente Mattarella – conclude il presidente - ha un grande valore e racchiude un messaggio prezioso, soprattutto per i giovani ai quali è rivolto forte l’invito a non dimenticare e al tempo stesso a trasformare quella pagina dolorosa della nostra storia in impegno per la costruzione della convivenza pacifica e della democrazia. Un dovere che abbiamo tutti nei confronti di chi verrà dopo di noi, ma anche di chi in passato ha dovuto sacrificare la propria vita per costruire un mondo migliore”.
"È una nomina che ci commuove e che rinnova un doveroso impegno di trasmissione della memoria dell'orrore che si consumò a Sant'Anna di Stazzema per mano nazifascista – commenta l’assessora alle politiche della memoria Alessandra Nardini - Con questo riconoscimento a Enrico Pieri, superstite dell'eccidio, si riconosce la sua grande opera di testimonianza e si rinnova la memoria di quanto accadde, affinché mai più accada".
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