Covid, a Campo Elba la prima sperimentazione dello screening 'Territori sicuri'

È partita oggi a Campo nell’Elba, e subito con una grande partecipazione da parte della cittadinanza, la prima sperimentazione del progetto “Territori sicuri”, uno dei nuovi programmi di screening anti-contagio, promosso dalla Regione Toscana con Anci, Upi, le Misericordie, le Pubbliche Assistenze Riunite e la Croce Rossa Italiana, oltre ad Ars, alle Asl e alle Società della salute. Pensato per i Comuni più a rischio e approvato dalla Giunta su proposta dell’assessore Simone Bezzini, insieme al suo gemello “Scuole sicure”, il progetto trova nel comune elbano, particolarmente colpito dal virus, il suo primo terreno di applicazione.

L'attività di screening, che si svolge all’aperto nel parcheggio Pertici, interesserà gli abitanti delle frazioni di San Piero, oggetto di un importante focolaio, e di Sant'Ilario. Nei gazebo allestiti nei pressi delle unità mobili si stanno recando i cittadini muniti di tessera sanitaria.

Applicando la strategia di allerta precoce “early-warning”, l’obiettivo è individuare nuovi casi positivi ed eventuali focolai tra la popolazione, attraverso l’utilizzo dei test rapidi antigenici. A supporto dell'operazione la zona distretto parteciperà con medici, pediatri e infermieri che hanno dato la loro disponibilità all'esecuzione dei test e ai successivi adempimenti, secondo normative.

“Siamo operativi su tutti i fronti della lotta al Covid - spiega Simone Bezzini – con Campo nell’Elba il progetto Territori Sicuri entra nella dimensione fattuale, l’obiettivo è aumentare la nostra capacità di testing per spezzare le catene del contagio. Un lavoro che ora può contare sulla certezza del successivo tracciamento. Ringrazio il sindaco Davide Montauti e l’amministrazione comunale, il volontariato, l’Anci, gli operatori sanitari, la medicina generale e la pediatria di famiglia, gli enti, le istituzioni e tutti i soggetti coinvolti per la collaborazione e la disponibilità. Con queste modalità operative metteremo in campo questo strumento laddove necessario”.

Fonte: Regione Toscana

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