A Firenza Guidi, direttrice artistica del Frantoio di Fucecchio e regista e autrice di livello internazionale, è stato affidato l’incarico di realizzare un film sulla storia di 4 giovanissimi uccisi per i loro ideali di giustizia e libertà. Il 18 Febbraio 1944 la Repubblica Sociale di Salò emette un decreto che convoca alle armi tutti i giovani nati nel '24 – '25, pena la fucilazione come renitenti alla leva. Poco più di un mese dopo, il 31 marzo 1944, quattro ragazzi vengono processati e fucilati dalle milizie repubblichine alla Fortezza di Santa Barbara a Pistoia: sono Alvaro Boccardi, Aldo Calugi, Valoris Poli e Lando Vinicio Giusfredi, giovane calzolaio di Vangile.
Il via a questo progetto complesso e ambizioso era già stato dato nel 2019 per poi partire con i preparativi e le riprese nel 2020. L’emergenza sanitaria ha messo un freno alla sua realizzazione ma nell’osservanza delle norme alcuni dei preparativi sono già stati messi in atto e ora la regista rende pubblico l’invito a inoltrare showreel all’indirizzo showreel@elanfrantoio.org entro il 31 Dicembre 2020 con l’auspicio che il film, prodotto dall’amministrazione di Massa e Cozzile, possa essere presentato entro il 2021.
Nel 2016 e 2017, la Guidi era già stata autrice e regista dello spettacolo teatrale presentato con una presenza massiccia di studenti delle scuole. La storia del giovane Lando Vinicio Giusfredi – semplice, vero, cresciuto con forti ideali democratici, ma anche e soprattutto giovane ragazzo con speranze e aspirazioni per il futuro - si era fatta nuovamente tangibile per i giovanissimi ed era passata da vicenda personale e storica a vicenda collettiva del presente, autenticamente elemento di una comunità.
Questa storia, quella di Lando Vinicio e degli altri giovanissimi con lui uccisi, ora diventa un film, capace di catapultare amore, paure, ideali e tragedia di uno sconosciuto ragazzo delle
campagna toscana all’attenzione di tutta l’Italia che con lui condivide quel particolare periodo storico e del mondo intero che ne condivide la voglia di libertà.
“Tutte le storie - dice la Guidi - in cui si può dispiegare una battaglia civile contro ogni forma di ignoranza, intolleranza, violenza, censura, ingiustizia, discriminazione, razzismo, emarginazione e solitudine forzata, sono i miei campi di azione e creazione per film, teatro ed esperienze culturali, ricreative e formative.”
“Il suo impegno artistico, infatti” afferma il Sindaco Alessio Spinelli “ha da sempre come obiettivo quello della valorizzazione di storie e di luoghi specifici del territorio attraverso la loro riscoperta come ambienti che possono essere catapultati all’attenzione del mondo attraverso film, performance o rappresentazioni teatrali.”
Era stato il caso di Lacrime e boogie, spettacolo teatrale sulla storia dell’Eccidio del Padule visto attraverso gli occhi di due giovanissime donne, Frida e Ave, rispettivamente la madre e la zia della regista. Questa storia divenne poi il film Se ci fosse acqua vincitore del premio come miglior regista all’Università di Newport. La sua è un’arte che si nutre della memoria e della storia locale per parlare al futuro. Anche questo film, infatti, si ispira a vicende legate alla realtà storica del territorio toscano ed è rivolto ai giovani: in una modalità attiva, non nozionistica, un modo per comprendere il passato recente e farlo proprio, mentre, per i meno giovani e per chi ancora ricorda, un' esperienza di memoria vivente e intensa.
In particolare il lavoro di Firenza Guidi e la sua compagnia Elan Frantoio si accentra intorno alla valorizzazione della zona di Fucecchio e del territorio del Padule, portando in scena storie, fatti, eventi del passato che hanno segnato il vissuto di una vasta e importante area della Toscana. Questa scelta ha origine sia dal forte legame che l'associazione ha con il territorio, sia dalla storia familiare di Firenza Guidi, nata a Milano e residente in Galles ma con radici che affondano nelle Cerbaie e nel Padule di Fucecchio attraverso i genitori originari di Massarella. La sua arte ha alla base un coinvolgimento nella ricerca di vicende e fenomeni locali che costituiscono la radice ultima dell'identità territoriale. Attraverso il recupero della memoria, non come nostalgica reminiscenza ma come filo vitale che aiuta a definire la propria identità, il desiderio è di restituire all’arte il suo valore primitivo di momento aggregante, contribuendo all’espressione delle emozioni di una collettività e al recupero di una coscienza storica.
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Regista, autrice e direttrice di Elan Frantoio, Firenza Guidi è nata a Milano da genitori di Massarella nel Padule di Fucecchio. Nell’Eccidio del Padule la Guidi ha perso il nonno paterno e lo zio fucilati dai nazisti. Con tre Lauree in Lingue, Teatro e Cinematografia, da anni la Guidi vive in Gran Bretagna e lavora in tutto il mondo realizzando performance di circo contemporaneo, spettacoli teatrali e film. Gran parte del suo lavoro si ispira a fatti, memorie e fenomeni legati alla storia locale e universale. Attraverso la metodologia di lavoro della scrittrice-regista, le attività di Elan Frantoio hanno come filosofia quella di creare e mettere in scena nuove sceneggiature e nuove drammaturgie: nuove perché inedite nei testi e negli allestimenti scenografici, oppure nuove perché propongono adattamenti di classici originali nel loro taglio di lettura; o perché appartengono ad autori contemporanei mai rappresentati nel nostro Paese.
Fonte: Ufficio Stampa
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