Le indagini condotte dagli investigatori del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Firenze e della Sezione di Pistoia, coordinate dalla Procura della Repubblica di Firenze, nella persona del Sostituto Procuratore dott.ssa Ester Nocera, hanno portato all’arresto di un uomo di 43 anni della provincia di Pistoia, per detenzione di ingente quantità di materiale pornografico con minori.
L’attività di polizia giudiziaria è originata da una segnalazione del maggio 2019, proveniente da un’organizzazione non governativa statunitense, relativa ad un utente della chat di messaggeria istantanea della società canadese KIK, che su varie chat aveva caricato e condiviso diverse immagini e video di natura pedopornografica. Le indagini svolte hanno consentito di confermare quanto indicato nella segnalazione e di accertare la detenzione di materiale pedopornografico da parte della stessa persona.
L’uomo è stato sottoposto a perquisizione, anche informatica, con rinvenimento sia dell’utenza telefonica e dello smartphone utilizzato per le connessioni ai profili oggetto d’indagine che di numerose immagini e video di natura pedopornografica, per la precisione 3500 immagini e 540 video solo su uno degli hard disk sequestrati. Alcuni video riguardano persino adulti in atti sessuali con neonati o che torturano bambini.
Inoltre dall’ispezione del telefono cellulare sono emersi tre profili Telegram che l’uomo utilizzava per adescare bambini tra 1 e 6 anni e per far parte di chat segrete, in cui scambiare materiale pedopornografico con altri soggetti, in corso di identificazione, nonché alcune chat Whatsapp in cui ha condiviso foto e video a contenuto pedopornografico.
Sul computer infine è stato trovato installato il software TOR, utilizzato per cercare di nascondere le proprie tracce di navigazione e un tutorial (scaricato dalla rete internet) per la ricerca in anonimato di materiale pedopornografico sul web.
L’uomo pertanto è stato arrestato in flagranza di reato per possesso d’ingente quantità di materiale pedopornografico e tradotto presso la casa circondariale di Prato, su disposizione del PM d’urgenza dott. Luigi Boccia, Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di Pistoia.
Sono stati sequestrati diversi telefonini cellulari, 3 hard disk, 1 pc portatile e 1 tablet che saranno sottoposti da parte degli esperti della Polizia Postale ad approfondite analisi al fine di acquisire ulteriori prove informatiche e verificare il coinvolgimento di altri soggetti.
La polizia postale consiglia ai genitori, soprattutto in questo periodo di lockdown per l’emergenza epidemiologica da Covid-19 in corso, al fine di garantire una navigazione sicura e consapevole dei minori su internet, di non lasciare mai i propri figli in tenera età soli in un ambiente popolato da adulti come la rete. La navigazione sicura e consapevole passa sempre attraverso una gradualità nell’uso temporale della stessa: un bambino che non è in grado di capire i rischi del web non deve essere mai lasciato solo e soprattutto deve trascorrere un tempo moderato di navigazione che sia consono e proporzionato alla sua età.
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